Page 705 - Libro Sacro Monte di Varallo
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quanto mai suggestiva. Oggi però è purtroppo isolata, tagliata fuori da tutto il sacro contesto dalla strada di accesso alla stazione superiore della teleferica, e di conseguenza viene pressoché ignorata dai visitatori, che, usciti dalla stazione, a malapena scorgono ai loro piedi, da una posizione più elevata, un tettuccio in pietra a due spioventi, che sembra scomparire di fronte alla monumentalità degli altri edifici che domi- nano dall’alto sul lato opposto. Ne consegue che non notano l’umile costruzio- ne e non le attribuiscono valore di alcun tipo. Testimonianza delle origini Eppure questo minuscolo edificio è in assoluto una delle testimonianze più importanti del Sacro Monte delle origini, così come era stato concepito e voluto dal fondatore, in perfetta rispondenza con l’analogo sacello di Gerusalemme. Anzi, in un certo senso è l’unica cappella giunta a noi pressoché integra, dopo più di cinque secoli. Ma la si può capire solo riportandoci appunto al Caimi ed a Gerusalem- me, ove esiste nella Valle di Giosafat o del Cedron, il sepolcro della Vergine, o Dormitio Virginis, oltre alle due Tombe di Giovacchino ed Anna nella Chiesa dell’Assunzione, in una zona lontana dal Monte Sion, dove invece sorge il Tem- pio della Dormizione presso il Cenacolo. A Varallo, dimenticato subitaneamente il rapporto diretto con la Terra San- ta, la piccola cappella non sempre venne compresa pienamente e subì attraverso i secoli momenti di maggiore apprezzamento e periodi di minor fortuna: un susseguirsi di alti e bassi, anche di confusioni, fino alla situazione attuale. Ne sono una testimonianza eloquente e basilare le tante e tante guide del Monte in oltre mezzo millennio, che nelle loro descrizioni la citano, ovviamente dopo il Santo Sepolcro ed il Noli me tangere, ma talora, prima della stessa fonta- na e normalmente prima della Chiesa Vecchia, o della basilica che nel Settecen- to le subentrò. Descritta nell’antica guida È però già la più antica guida, quella del 1514 che la descrive attentamente, non solo dopo il santo Sepolcro e varie altre cappelle, già costruite o in via di co- struzione, oggi non più esistenti, ossia: il Noli me tangere, il Viri Galilei, l’Ascen- sione, il Luogo del Pater, il Credo, l’Annuncio a Maria, ma anche dopo la stessa Chiesa Vecchia, ove era raffigurata l’Assunzione della Vergine in cielo: “Poi te ne parte (dalla Chiesa Vecchia) he vai dove portata Per sfogliare il libro cliccare col mouse sugli angoli delle pagine e trascinare i fogli 705