Page 647 - Libro Sacro Monte di Varallo
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Ma la descrizione della guida non è finita; dopo ben tre “capituli” dedicati all’aula sepolcrale, il XXII “ capitulo” ritorna a trattare del vano d’ingresso, o anticamera, guidando il pellegrino che ne esce: “uscendo fuor attende di guardare Fuor de lusceto dove sei entrato Qua Magdalena vene retrovare Inginogiata a luso del prostrato Qua scapigliata e lacrime gettare Mirando dove Jesu è tumulato Un angelo quivi giaze per aviso Dicendo non est hic il Crucifixo”. La precisione da parte dell’anonimo compilatore è esattisima anche per oggi e ci sottolinea la presenza della statua della Maddalena sul lato destro per chi esce dal Sepolcro, situata in un piccolo incavo della parete, pure questo visibile nella planimetria del “Libro dei Misteri”, che fa riscontro alla porta di acceso al “luoco per orar”. I versi ricordano poi l’Angelo che annunzia alle pie donne la risurrezione di Cristo. Questa la situazione originaria. Le due successive guide del Sesalli del 1566 e del 1570 e poi tutte le altre pub- blicate nella seconda metà del cinquecento, si limitano a solo quattro versi, che nulla aggiungono, ma confermano quanto detto nella guida del 1514: “è prima ch’a questo entri la figura D’un Angelo vedrai, è un raro estratto Della donna ch’andò con gran fervore Al sepolcro per ongere il Signore” Sono infatti ricordate le due figure dell’Angelo e della Maddalena. Cento anni dopo, nel 1671, il Fassola scrive: “ prima d’entrare nel Santo Sepolcro v’è un picciolo Tugurio, nel quale si vede la Statua di S. Maria Maddalena, d’un’An- giolo antico. Consideri la verisimilitudine ogni divoto del Santo Sepolcro di Ge- rusalemme.” Vi aggiunge poi un dato particolarmente importante riguardo alla pietra (un menir) già ritenuta del tutto simile a quella che chiuse il Sepolcro di Gerusalemme ed ora murata sotto il portichetto attuale del Sepolcro, dopo la nicchia con la statua policroma del Beato Caimi. Egli scrive: “a canto destro entrando dietro la porta in piedi sta per attestazione della vera similitudine la prima pietra, che si trovò né primi fondamenti, come s’è scritto nella Storia so- pra, tutta somigliante à quella del Santo Sepolcro”. Citati poi i numerosi ex voti (grucce, stampelle) lasciati dai fedeli guariti conchiude: “ per un portello poscia Per sfogliare il libro cliccare col mouse sugli angoli delle pagine e trascinare i fogli 647
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