Page 284 - Libro Sacro Monte di Varallo
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E come falsamente fu accusato D’haver comesso error il Redentore: E come fu schernito, e mal trattato, Con horrende percosse, e con dolore, Sarà in un loco con bell’arte impresso, Ch’è cominciato a edificarsi appresso». Identico è il testo della guida del 1585. Ma forse si erano un po’ anticipati i tempi con eccessivo entusiasmo, perché le successive guide del 1589 e del 1599 nella parte introduttiva in prosa citano cumulativamente le stazioni dei vari tribunali ancora da erigere «Come N.S. fu condotto ad Anna, Caifa, Pilato e Herode, questi si faranno»; e nella descrizione in versi il testo passa immediata- mente dalla Presa (ossia la Cattura) al Palazzo di Pilato, senza citare i tribunali di Anna, Caifa ed Erode. Né cambia la situazione nei primi tempi del vescovo Bascapè, che nella sua visita iniziale al Sacro Monte il 24 settembre 1593 si limita a constatare che alla Cattura segue «Misterium nullum passionisi In quella successiva di solo un anno dopo (25 settenbre 1594) elenca varie «Cappelle con dei misteri che man- cano della Passione, come a dire del Signore presentato ad Anna, condannato et illuso; della presentatione a Pilato e ad Erode, della Flagellatione ...». Come si vede non si accenna ancora alla Presentazione a Caifa. Solo otto anni dopo, nella visita del 4 ottobre 1602, non essendosi ancora provveduto all’erezione delle cappelle previste, il Bascapè stabilisce che dopo la Presa (da erigere nel luogo in cui poi troverà la sua definitiva sistemazione) «segua la Presentatione a Caifas scostandosi a man dritta, lasciando quella d’Anna ...». Tuttavia in un abbozzo di planimetria della Piazza Maggiore, forse steso da Giovanni d’Enrico subito dopo la visita vescovile del 1603 (conservato nell’Ar- chivio d’Adda di Varallo, presso il locale Archivio di Stato) si indica il Palazzo di Pilato, ma non vi è ancora alcun cenno riguardo a quello di Caifa. Intanto però nella veduta di Varallo e del Sacro Monte xilografata da Gioa- chino Teodorico Coriolano nel 1606 (Pallanza, Museo del Paesaggio) e nella sua ristampa del 1621, al numero 27 compare la didascalia “Palazzo di Caifas si farà”; e la cappella viene raffigurata nell’area dell’attuale Piazza dei Tribunali in un edificio posto a nord di quello destinato alla Presentazione ad Anna. E la guida del 1613, dotata delle xilografie dello stesso Coriolano per illustrare ogni mistero, già rappresenta allo stesso numero 27 Gesù in casa di Caifas, ovviamen- te secondo la fantasia dell’autore. 284 Cappella - 25
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