Page 282 - Libro Sacro Monte di Varallo
P. 282
Anna segue immediatamente quello di Gesù condotto da Caifas (cappella XXV), che delimita il lato nord della Piazza dei Tribunali. Ma mentre l’intenzione di raffigurare il mistero di Anna doveva risalire, come si è visto, forse allo stesso Padre Caimi, e certamente a prima del 1514, invece l’idea di rappresentare l’episodio di Gesù davanti a Caifas è ancora di là da venire attorno al 1560-65. Infatti nessun accenno ne fanno le guide del 1566 e del 1570. Tuttavia pro- prio in quegli stessi anni Galeazzo Alessi nel «Libro dei Misteri» (1568 circa), per primo pensa a questa cappella, che vorrebbe erigere a ragione dopo la Cattu- ra «et quivi appresso (cioè alla Cattura ) ritornandosi nella Città (mi piacerla) si facesse la casa di Caifas nella quale fosse condotto il Salvatore avanti esso, et indi...». Il luogo prescelto è quello dell’area oggi occupato dalla navata della Basi- lica, allora quasi completamente libero, all’incirca dove si trova la seconda cappella di sinistra, dedicata a S. Antonio da Padova ed a S. Evasio, come si può dedurre dalla planimetria generale dello stesso «Libro dei Misteri», in cui l’edificio è ben visibile, contrassegnato dalle lettere D D e dalla didascalia «Casa di Caifas». Nella parte illustrativa del volume il progetto per la cappella, commentato da una breve premessa, si presenta in tutta la sua completezza ed originalità. Sostanzialmente l’edificio appare come un raffinato palazzo cinquecentesco di due piani (si tratta infatti della “casa” o “palazzo” di Caifas), che riprende in modo evidentissimo gli schemi delle ville ideate dall’Alessi nei decenni prece- denti per l’ambiente genovese, con due corpi laterali appena emergenti e la par- te centrale costituita al piano terreno da un atrio a tre ampie arcate, che precede l’aula della scena sacra, e da una cortina con tre finestre al primo piano. Imme- diato .è il richiamo a Villa Cambiaso, vero prototipo di tutte le successive ville della Liguria, ed a Villa Pallavicino a Genova, anche per la planimetria dell’atrio, salvo la sostanziale diversità della copertura, con tetto a padiglione molto ripido e circondato dalla balaustra in Villa Cambiaso, più basso e molto sporgente per ragioni ambientali e climatiche, ma soprattutto per la copertura a pesanti lastre di pietra nella Casa di Caifas. Ben dieci sono le tavole che illustrano il progetto alessiano: la planimetria completa, in cui sono ipotizzate due scale a chiocciola ai lati dell’atrio per acce- dere al piano superiore; la facciata, rivestita di bugnato al piano terreno, chia- roscurata dalla presenza di due nicchie nei corpi laterali, scandita da paraste al primo piano; la fiancata, pure contraddistinta da due corpi laterali appena emer- 282 Cappella - 25