Page 271 - Libro Sacro Monte di Varallo
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nato a questo mistero, subito di seguito a quello della Cattura, ossia sulla Piazza Maggiore di oggi. Sorprende quindi il fatto che l’Alessi nel «Libro dei misteri» (del 1568 circa, quindi proprio in quegli anni) ignori completamente questa sta- zione, tanto nella premessa scritta, quanto nei progetti; infatti, dopo la Cattura colloca immediatamente la Casa di Caifas. Né si parla della cappella di Anna nel «Memoriale» del 1572. Così pure la ignorano le guide cinquecentesche del 1583, 1585 e 1587, sia nell’elencazione in prosa dei vari fatti evangelici, che nella descrizione in versi. Invece nella planimetria generale del Sacro Monte della Raccolta Ferrari, con- servata all’Ambrosiana di Milano, databile attorno al 1576-80 ed attribuibile all’architetto milanese Martino Bassi, il Palazzo di Anna viene elencato al nu- mero 25, subito dopo al Palazzo di Caifas, ed appare sistemato nella parte occi- dentale dell’originaria Ultima Cena sul Monte Sion, ossia nella parte anteriore dell’attuale ex cappella degli Esercizi. Così pure compare col numero 30 nell’altra planimetria pressoché coeva del- la Raccolta Ferrari, che illustra la pianificazione dell’area centrale del Monte. Secondo tale progetto, che se realizzato avrebbe sovvertito gran parte della situazione precedente, il Palazzo di Anna avrebbe dovuto venir posto in un pic- colo edificio semicircolare, all’incirca nel luogo in cui poi verrà eretta la Salita al Calvario, quasi davanti alla Crocefissione. Identica situazione per la Basilica e per la cappella di Anna si verifica in una terza replica con varianti, recante però questa volta sul cippo, non più la data 1671 in cifre romane, ma quella del 1738, segnata in cifre arabe. Ad un certo punto dunque, verso la fine del Seicento, o forse già all’inizio del Settecento, ci si rese conto che erigere la cappella di Anna nello spazio pre- ventivato nel progetto di Giovanni D’Enrico, avrebbe voluto dire alterare com- pletamente l’armonia del vasto spiazzo che si era andato formando e su cui si affacciavano le varie stazioni dei tribunali di Caifas, Erode e Pilato, spiazzo che era ormai diventato un elemento caratteristico del Sacro Monte. Si venne quindi nell’ordine di idee di erigere la cappella non nella spianata (il che avrebbe alterato tutto l’insieme), ma sul lato di levante, addossandola al tempietto alessiano del Figlio della vedova, e volgendone la fronte verso occi- dente. Si otteneva così il risultato veramente felice di dare definitiva sistemazione a quell’area facendone una mirabile piazza, col delimitarla anche verso levante grazie alla costruzione di un ultimo palazzotto, ultimo veramente in ordine cro- nologico di tutto il Sacro Monte, quello appunto del Tribunale di Anna, che si Per sfogliare il libro cliccare col mouse sugli angoli delle pagine e trascinare i fogli 271