Page 266 - Libro Sacro Monte di Varallo
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re i santi Misteri di questo Sacro Monte specialmente quanto alla Sacratissima Passione del Salvatore che tiene in esso il luogo principale, conformandoci agli altri ordini et decreti nostri, in quanto non ci fosse qualche cosa contraria a questi, ordiniamo che doppo il Misterio dell’Entrata in Gerusalemme averso il monte si rappresenti il Cenacolo et montando più su si rappresenti Cristo orante nell’orto (come già detto nell’anteriore decreto); poi passata la strada l’atto delia Presa di esso Salvatore (che nel precedente decreto era posta prima della strada). Di poi segua la presentazione a Caifas scostandosi a man dritta, lasciando quella d’Anna dove non si riferisce atto particolare. Poi si rappresenti le Negatione di Pietro. Indi, ritornando indietro su l’alto, si faccia la Presenta- zione a Pilato dove il Salvatore sia accusato da Giudei, et tornando di nuovo al basso si mostri menato ad Erode dove é illuso con veste bianca. Poi (qui non è ancora preventivata la Seconda presentazione a Pilato) un’altra volta si ritorni al medesimo luogo di Pilato il quale divida et si mostri come il Salvatore si condan- na a paragone di Baraba. Quinci presso si collochi nel miglior modo che si può, conforme al sito, la Flagellatione...” Come si può notare, anche se non si pensa ancora ad una vera piazza, qualche premessa per la soluzione definitiva vi è già, per esempio con lo stabilire che si eriga “su l’alto” la Prima presentazione a Pilato, di fatto avverrà. Ma di nuovo nessun accenno a questi misteri, tranne l’indicazione del Palaz- zo di Pilato, troviamo nell’abbozzo di planimetria della Piazza Maggiore, for- se steso subito dopo la visita del vescovo Bascapè del 4 aprile 1603, conservata nell’Archivio d’Adda di Varallo, presso il locale Archivio di Stato, abbozzo di- segnato verosimilmente da Giovanni d’Enrico, essendo ormai scomparso Do- menico Alfano di Perugia, di cui dal 1602 non si hanno più notizie, salvo quella risalente al 1613, da cui risulta che era “morto senza cosa alcuna”. Di qualche anno posteriore a questa planimetria, e forse preparata per il pro- getto generale di ristrutturazione del Sacro Monte eseguito da Giovanni d’En- rico e Bartolomeo Ravelli nel 1609, o più probabilmente per quello successivo del 1614, deve essere una seconda planimetria, pure dell’Archivio d’Adda ri- guardante la sistemazione di tutta la zona centrale del Monte, e comprendente anche l’attuale Piazza dei Tribunali. Essa era già stata datata in occasione della mostra sugli aspetti storici ed artistici del Sacro Monte nel 1980 alla fine del secolo XVI, e più recentemente tra il 1603 ed il 1609. In tale interessantissimo piano progettuale non vi è però ancora per nulla l’idea della Piazza, per quanto vi siano già disegnati i vari edifici che la costitui- ranno, ma spesso in posizione diversa rispetto a quella definitiva. 266 Cappella - 23
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