Page 213 - Libro Sacro Monte di Varallo
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Lavanda dei piedi. Questa volta finalmente l’ordine del Bascapè viene attuato ed il trasferimento del mistero della Cena dall’originaria sede sul Monte Sion alla cappella già con- tenente la Cattura nell’attuale Piazza Maggiore, dovette avvenire poco dopo; molto probabilmente nel corso dell’anno immediatamente successivo cioè nel 1614, o al massimo all’inizio del 1615. La nuova sistemazione è ormai avvenuta quando il successore del Bascapè, il vescovo, cardinal Taverna, compie la sua prima visita sul Monte il 14 settembre 1617. Ma questo edificio in cui è stata trasferita la Cena, aveva anch’esso una sua storia. Quella zona ora occupata da Casa Parella e comprendente i tre misteri dell’Ultima Cena, dell’Orazione nell’orto degli ulivi e dei Tre discepoli dormien- ti, all’epoca del primitivo Sacro Monte dominava a nord la cima del Monte Oli- veto (ora Monte Tabor) la rotonda cappella dell’Ascensione, una delle tre già esistenti il 14 aprile 1493, quando venne compiuta la donazione da parte della cittadinanza varallese al Padre Caimi. Come ricorda poi la guida del 1514, sulle sue pendici verso mezzogiorno, ossia verso l’attuale Piazza Maggiore, si trovavano le due edicole dei Pater e del Credo, certa mente dovute al Caimi perché derivanti dai due analoghi santuari gerosolimitani ed ubicate in modo del tutto simile a quelli. Infatti la guida dei 1514, dopo aver descritto l’Ascensione, così prosegue: «Da poi che sei da questo reuscito Tu ne descenderai qua quatro passi Quivi retrovi un loco ben finito» i cui è raffigurato, ad imitazione di ciò che avviene a Gerusalemme sulle pendici dell’Oliveto, Gesù che insegna agli Apostoli il Padre Nostro. La piccola costruzione contenente solo degli affreschi, deve identificarsi con una modesta struttura architettonica dalla pianta in forma di U, che ben si vede nella planimetria generale del “Libro dei Misteri”, un po’ più a mezzogiorno dell’antica Ascensione (ora Trasfigurazione), lungo il declivio del colle. E sono certo che deve essere stata successivamente sfruttata per collocarvi la seconda re- dazione de L’Agonia nell’orto ad iniziare dal 1606. Infatti il Fassola ricorda che quest’ultimo mistero si trovava non sul piano della piazza attuale, ma un po’ più in alto “sovra una scala entro picciolo tugurio». Non si spiegherebbe altrimenti il motivo di ubicarla in posizione elevata. Per la seconda edicola situata ai piedi dell’Ascensione, pur essa verso mezzogiorno, cioè quella del Credo, la guida del 1514, dopo aver descritto quella del Pater, così si esprime: Per sfogliare il libro cliccare col mouse sugli angoli delle pagine e trascinare i fogli 213