Page 211 - Libro Sacro Monte di Varallo
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la cena”, e di fianco ad essa, verso levante, si nota la nuova aula quadrata, a cui conduce una breve scala a due rampe disposte ad L, sul lato verso nord. Ma in quest’aula l’Alessi propone di collocare la Lavanda dei piedi invece della Discesa dello Spirito Santo, come indica la didascalia “Quivi N(ostro(S(ignore) laverà i piedi”. Nella lunga premessa del “Libro dei Misteri” l’architetto non propone per la Cena delle sostanziali modifiche, ma ribadisce le sue intenzioni: “Si viene poi al luogo già fatto della cena di Gesù Cristo con i Discepoli, sopra il quale non mi occorre dir altro, salvo che per esser il misterio, che dentro si vede, molto ben fatto; è necessario adornare le facce di esso nel modo che si vede nel suo disegno; Et al luogo ad esso congiunto per esser vacuo, vorrei si facesse N.S.re che lavasse li piedi a suoi Discepoli». E così nella parte grafica illustra dapprima la cappella della Lavanda dei piedi, e subito dopo quella della Cena, per la quale propone di decorare le due finestre verso mezzanotte «et porta di facciata di pietra di scalpello» e gli altri orna- menti (consistenti in lesene abbinate sui tre contrafforti laterali) “per manchar di spesa” anche se soltanto in pittura. Dà poi il disegno della vetrata divisoria tra la parte anteriore dell’aula, riservata ai visitatori, e la scena figurata: e, come di consueto, esegue anche i disegni particolareggiati della porta, delle finestre e dei cornicioni. Una seconda planimetria delle due cappelle della Lavanda e della Cena, ap- pena tratteggiate e che nulla aggiunge al progetto, si trova più oltre nel “Libro dei Misteri” nel particolare della pianta del Monte in cui viene presentata la si- stemazione della Piazza Maggiore in forma ottagonale davanti al Santo Sepolcro. Pochi anni dopo, nel “Memoriale” del novembre 1572, vengono accolte com- pletamente le proposte dell’Alessi e si stabilisce di «Dar ordine che nella cap- pella qual è dietro il Cenacolo si faccia il Misterio di N.S. che lava li piedi agli apostoli et vedere se è possibile da andargli per una porta et tornare per l’altra dove è la scala di presente», ossia di entrare nella cappella della Lavanda dei pie- di attraverso la scala a due rampe, progettata dall’Alessi, ma ancor da costruire, ed uscire dal Cenacolo per la porta di facciata, dotata di una rampa di vari scalini. Tale soluzione viene sostanzialmente riconfermata nel progetto di pianifica- zione dell’area centrale del Sacro Monte, databile tra il 1576 e l’80, conservata nella raccolta Ferrari della Biblioteca Ambrosiana di Milano, con la Lavation de piedi situata nella nuova aula dietro al Cenacolo e la scala d’accesso a due brevi rampe disposte ad L sul lato nord. Ma come era da prevedere, nulla venne fatto di tutto ciò che era stato propo- Per sfogliare il libro cliccare col mouse sugli angoli delle pagine e trascinare i fogli 211