Page 201 - Libro Sacro Monte di Varallo
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tega in cui vi risiede il Signor Assistente, e Deputati de’ Signori Fabbriceri e Direttori del S. Luogo quale scrive e riceve la limosina delle Messe che dà Privati vengono ordinati a farsi celebrare nelle Chiese di questo Santuario». Tale co- struzione corrisponde all’attuale negozio di ricordi ed oggetti sacri, posto sotto il portico della «Casa Parella». La porta dunque, in origine campeggiava quasi isolata in tutta la sua maestà, assai più alta della Bottega dell’Assistente e del suo breve portichetto antistante, come si può ben notare nella finissima incisione del Cattaneo che raffigura la Porta Aurea nella guida del 1779 ed in alcune altre successive. Secondo il Bordiga, seguito poi da tanti altri compilatori di guide, nel 1770 sarebbe stato iniziato alle spalle della porta l’attuale palazzo dotato di portici al piano terreno. Ma nella planimetria del Sacro Monte disegnata dall’architetto Mazzone nel 1772, ciò non risulta ancora. Deve aver quindi ragione la guida del 1829 che riporta come data iniziale dell’edificio il 1776. Esso venne eretto a spese di Gaetano Racchetti di Varallo (1728-1779) «pittore assai conosciuto» come dicono le varie guide del primo Ottocento. Stando poi a quella del 1829 egli ne avrebbe dato anche il disegno, cosa verosimile, data la sua attività di arti- sta. Solo nel 1818 la costruzione potè essere condotta a termine per la munifi- cenza della marchesa di Parella, da cui prese poi il nome. Così la Porta Aurea cessò di rimanere in gran parte isolata e perse molta della sua imponenza, riducendosi quasi ad un sontuoso, ma poco logico fondale del lato minore del palazzo e ad un eccessivamente grandioso arco d’inizio per il porticato di Casa Parella. Tuttavia, l’ingresso alla piazza, salendo dalla cappella dell’Entrata in Geru- salemme, passava necessariamente attraverso alla Porta Aurea; non esistevano infatti ancora gli scalini diagonali tra l’angolo del palazzo e la scalea curvilinea di sinistra della Basilica, a collegare la rampa in salita dinnanzi alla porta con la piazza. Un muraglione delimitava da questo lato il sagrato della Basilica. Lo si vede distintamente nella planimetria del 1772 dell’architetto Mazzone, in quel- la del Marchini del 1816, del Cusa (1857), dell’Arienta (1866), nella «Pianta della Chiesa della B. V. Assunta con piazzale e cappelle sul lato di N.O.», stesa dal geometra Cesare Peco e datata al 12 dicembre 1883, ed infine nella veduta della Porta Aurea di Vittorio Turati, eseguita per la guida del 1895, riprodotta poi anche in altre della prima metà del nostro secolo. Ma intanto gli affreschi monocromi del Borsetti, esposti alle intemperie, erano andati deperendo. Ne furono allora eseguiti dei nuovi ad imitazione dei precedenti nel 1890 dal pittore Francesco Burlazzi, professore e direttore della Per sfogliare il libro cliccare col mouse sugli angoli delle pagine e trascinare i fogli 201
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