Page 138 - Libro Sacro Monte di Varallo
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opera. Non dite voi: Ci sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura ? Ecco, io vi dico: Levate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mieti- tura”. Si è davanti al testo tradotto efficacemente in immagini. Avanzando verso mezzogiorno dall’antico tempietto che racchiude la Tenta- zione nel deserto, si raggiunge sullo stesso lato la cappella dedicata all’Incontro di Gesù con la donna samaritana. La sua origine, come quella di tutti gli altri misteri riguardanti la vita pubbli- ca del Redentore, dalla Fuga in Egitto all’Entrata in Gerusalemme, è legata al grandioso piano di ristrutturazione e di ampliamento del Sacro Monte voluto dal cavalier Giorgio d’Adda, andato sposo a Francesca Scarognini, ultima erede della grande casata varallese, che fu già tanto benemerita verso la Nuova Gerusa- lemme fin dalla sua fondazione. Infatti, nelle due guide del 1566 e 1570 non vi è ancor nessun accenno all’inten- zione di erigere questa nuova cappella. Invece nel «Libro dei Misteri», steso dall’Alessi per il d’Adda attorno al 1567-68, ne troviamo per la prima volta un ben definito progetto insieme a quello di vari altri episodi della narrazione evan- gelica che lo precedono e lo seguono. La sua ubicazione non corrispondeva però a quella poi scelta. L’Alessi infat- ti aveva pensato di collocare il Battesimo di Gesù nella «Chiesa Negra», dove poi venne invece raffigurata la Tentazione, e di conseguenza aveva ideato per la Tentazione un tempietto circolare un po’ più a mezzogiorno di questo sul- lo stesso lato della strada, e la successiva cappella della Samaritana ancor più avanti, ma sul lato opposto, cioè sulla destra, poco prima dell’attuale Piazza dei Tribunali, come ben si vede nella planimetria generale del Monte che precede il «Libro dei Misteri». Il tempietto era previsto di struttura quadrata, con tre porte, una in facciata ed una per ognuno dei due lati, mentre nella parete di fondo doveva svilupparsi un’abside semicircolare. Cosi lo descrive l’Alessi nella didascalia che precede il progetto: «...il qual tempio sarà di quadrato perfetto; in uno di essi lati all’in- contro (di fronte) de la principal porta si spingerà fuora un mezo circulo, il qua- le congionto poi nell’altro mezo circolo che spingendosi a dentro da forma a la vetriata faranno circolo perfetto nel quale si riceverà il suddetto misterio; si entrare in esso tempio per tre porte come si vede nella pianta...». Ma il progetto dell’Alessi non verrà mai attuato. Forse nel 1572 l’idea non era ancora del tutto abbandonata se nel «memo- 138 Cappella - 14
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