Page 662 - Libro Sacro Monte di Varallo
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spianata centrale, poi Piazza Maggiore. Addossati alla sua destra si vedono: l’e- dificio emergente del Santo Sepolcro col tetto a quattro spioventi, quindi, quasi addossato, ma un po’più basso il tetto circolare del Noli me Tangere. Non si scorge invece, perché troppo umile e di identiche dimensioni delle arcate del por- tichetto, la cappella di Gesù che appare alla Madre, La nasconde completamente l’antistante edificio, eretto su un basamento di tre scalini, a colonne reggenti un tetto cuspidato dell’Annunzio a Maria della sua prossima fine, abbattuto alla fine del Cinquecento per la costruzione del Palazzo di Pilato. Visite del Bascapé e del Taverna Seguiranno dal 1693 le visite scrupolose del vescovo Bascapé, del cardinal Ta- verna e dei loro successori con tutte le modifiche, le rettifiche, le trasformazioni da loro volute ed in parte attuate, cosicché la cappelletta dell’Apparizione di Gesù risorto alla Madonna finirà ben presto con lo scomparire. Rimane inve- ce quella gaudenziana del noli me tangere. Il suo inconfondibile tetto circola- re, a volte raffigurato come una piccola cupola, emerge sempre nelle numerose vedute seicentesche del Sacro Monte, al di là del nuovo Palazzo di Pilato, an- che se prospetticamente non in modo efficace, perché sembra quasi addossata al Palazzo stesso, più che esser vicino al Santo Sepolcro. Ma le didascalie che enumerano i vari misteri la indicano sempre evitando così possibili confusioni. Una splendida raffigurazione panoramica del Sacro Monte, incisa da Sebastiano Bianchi attorno al 1660-65 di cui è noto un unico esemplare di proprietà priva- ta a Varallo, non ancora pubblicata e studiata, indica la cappella al numero 57. La veduta che è allegata al testo del Fassola (1671) e che deriva dalla precedente, la segna invece al numero 37. Il Fassola stesso nel trattare della cappella così scrive: “Resta sotto un avanzo de’Portici antichi seguentemente al Santo Sepol- cro la Maddalena, che a’piedi di Christo risuscitato li bacia le Piaghe...” Dunque nel 1671 la parte terminale dell’antico portichetto ere già stata abbat- tuta, compresa la cappelletta di Gesù che appare alla Madre. Si giunge così alla fine del secolo ed all’inizio del Settecento, quando viene presa la decisione, forse già maturata negli anni precedenti, di riplasmare tutta la zona, salvando solo il Santo Sepolcro. La guida del 1704 La guida del Sacro Monte edita a Milano nel 1704 e compilata dal Francescano Padre Giovanni Battista da Grignasco, ci fornisce informazioni quanto mai pre- ziose al riguardo, descrivendo le trasformazioni avvenute negli anni immediata- 662 Cappella - 43
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