Page 660 - Libro Sacro Monte di Varallo
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statua deve essere opera di un maestro vicino alla bottega dei fratelli De Donati, autori del gruppo ligneo della Pietra dell’unzione, che dopo la loro riscoperta godono in questi anni di un eccezionale favore ed ai quali di conseguenza si ac- costa un numero notevole di sculture lignee dell’ultimo Quattrocento nell’area geografica tra Piemonte e Lombardia. L’autore Certo la nostra statua si rivela un po’più arcaica di quanto apparisse preceden- temente. Ma la monumentalità e la solennità e la profonda interiorità, non mi fanno escludere che possa trattasi di una prima, altissima, ispirata testimonianza di Gaudenzio giovanissimo scultore, tanto più oggi, quando gli sono assegnate con grande enfasi, opere che assolutamente non gli appartengono. Per l’accosta- mento alle statue della Pietra dell’unzione, basta osservare la morbida fluenza dei capelli ben ravviati ed ondulati del Cristo del Sepolcro, rispetto alle capiglia- ture ed alle barbe scalpellate delle statue dell’Unzione per accorgersi di essere di fronte ad un maestro da loro del tutto indipendente, più raffinato, più ispirato, più aggiornato. Del resto un confronto tra le due statue lignee del Cristo depo- sto (nel Sepolcro e sulla Pietra della unzione) ne evidenzia le differenze. Vari dovevano essere gli scultori in legno attivi in quegli anni sul Sacro Mon- te delle origini. Anche il Cristo che ascende al cielo, già sulla fontana della piazza Maggiore appartiene a un’altra mano ancora, e di una diversa bottega è pure il gruppo della Madonna col Bambino in Santa Maria delle Grazie. Tra tutte queste il Cristo nel sepolcro era per la sua funzione, per la sua col- locazione nella cappella principale, la più importante in assoluto. Quella per cui dovette venir scelto il maestro che rivelava doti più elevate e un futuro più promettente. C’è ancora molto da indagare, c’è ancora da approfondire molto e serenamente tra gli studiosi del Sacro Monte sulla scultura di fine Quatto ed inizio Cinquecento super parietem e in tutta la valle, ne potranno emergere an- cora notevoli sorprese. L’Oratorio del Santo Sepolcro Dall’anticamera del Santo Sepolcro, o Cappella dell’Angelo, attraverso alla porticina di destra, si accede, scendendo alcuni scalini, all’oratorio del Santo Sepolcro. Così pure dalla cella sepolcrale, attraverso un cristallo, che sostituisce la parete di fondo del loculo in cui è deposto il Cristo giacente, si vede l’ora- torio retrostante, di modo che la statua lignea del Cristo nel Sepolcro, viene a costituire la raffigurazione sovrastante l’altare dell’Oratorio stesso. Questa è la 660 Cappella - 43
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