Page 571 - Libro Sacro Monte di Varallo
P. 571
Vari altri sono i motivi che sembrano metterlo in dubbio: 1°) l’angustia del vano, quasi uno spazio sacrificato, di fortuna , un espedien- te, una soluzione di ripiego, ricavato a fatica tra la scalea di diciotto scalini che sale al Golgota verso oriente e la cappella absidata del Gesù deposto nella sindo- ne ad occidente; 2°) il problema della parete destra diagonale (perché non perpendicolare al lato di facciata? Volutamente o per ripiego?). Il motivo è l’esser stata accostata tangente alla parete sinistra dell’abside dell’altra cappella ( in tal caso preesi- stente), o è stata una soluzione voluta per convogliare il cammino, per sottolineare la direzione del gruppo statuario della Spogliazio- ne delle vesti verso il Calvario? Ma in ambedue i casi ovviamente attorno al 1505 e non nel 1493; 3°) Bisogna poi considerare che il gruppo ligneo della Pietra dell’unzione non avrebbe potuto trovare spazio sufficiente in un vano così sacrificato e sbilenco, per cui verrebbe da escludere che originariamente fosse stato li situato, a meno che la parete sghemba sia stata eretta attorno al 1505 in sostituzione di una pre- cedente, posta più ad ovest e perpendicolare a quella di facciata, per permette- re la costruzione dell’attuale cappella di Gesù deposto nel lenzuolo con la sua struttura absidale, come riteneva un tempo. In tal caso troverebbe giustificazio- ne la volta che oggi appare tagliata dalla parete diagonale. Ma quale ragione vi poteva essere per sfondare con l’abside la parete origi- naria, essendoci spazio anteriormente, verso ovest per sviluppare l’aula di Gesù avvolto nella sindone, nella zona ove venne eretto il piccolo portico di collega- mento col Santo Sepolcro? Bastava erigere la cappella neppure un metro più avanti in quella direzione. Si tratta, come si vede, di varie supposizioni,che possono però portare verso dire- zioni nuove, ad ipotesi di soluzioni finora impensate e forse anche sorprendenti per la situazione della “cappella esistente subtus crucem” all’origine del Sacro Monte. Passiamo ora a considerare la seconda cappella: quella di Gesù deposto nella sindone (N.41). Esistono anche qui dei pro e dei contro sull’anteriorità di questa struttura muraria rispetto a quella dell’attuale Pietà. Innanzitutto l’espressione usata dal notaio nell’atto del 14 aprile 1493 “cappella existente subtus crucem” in forma così generica, lascia adito a varie interpretazioni. Essa rivela, sia che fosse l’attuale Pietà, sia che fosse quella di Gesù avvolto nella sindone), o che la cappella era ancora vuota, priva della scena figurata che Per sfogliare il libro cliccare col mouse sugli angoli delle pagine e trascinare i fogli 571