Page 552 - Libro Sacro Monte di Varallo
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Una decisa svolta negli studi si ha però con il Colombo, autore dell’ancor va- lidissimo volume sulla vita e le opere di Gaudenzio (1881) dotato di tanti nuovi ed importantissimi dati documentari. Egli si sofferma a trattare del Calvario soprattutto a proposito dei problemi di datazione, di identificazione dei perso- naggi raffigurati secondo il Fassola ed il Bordiga e confutandone alcune, oltre ad esporre varie osservazioni estetiche. Del 94 è poi l’Ex Voto del Butler, che giunto a parlare della cappella, si sof- ferma sul Cristo in croce, in vari ragionamenti su altre statue, ora del tutto su- perati, ma s’interessa anche di vari altri particolari mai presi in considerazione, come alcuni monogrammi da decifrare, per conchiudere che la “Cappella del Crocifisso è il lavoro forse il più arditamente coraggioso che alcun artista abbia mai intrapreso. Segue nel 1904 la monografia inglese della Halsey, che ovviamente si sofferma sulla cappella, ma è col volume del Galloni del 1914 che si scrivono nuove pagine sull’argomento, particolarmente sui problemi della datazione, sulla precedenza di esecuzione delle statue rispetto agli affreschi e sulla paternità gaudenziana della parte architettonica, data come cosa scontata. Vengono poi le espressioni illuminanti di Adolfo Venturi, i ripetuti e rigorosi studi di Anna Maria Brizio, basilari ancora oggi, che iniziano nei suoi anni giovanili per giungere fino agli anni più tardi della sua attività di studiosa. Dopo le mostre memorabili del Gotico e Rinascimento in Piemonte, tenutasi a Torino nel 1939 e 1’altra su Gaudenzio a Vercelli nel 1956, gli studi critici si vanno sempre più ampliando ed approfondendo in un susseguirsi di pubblica- zioni di alto livello, da quella di Marziano Bernardi sul Sacro Monte alla mono- grafia del Viale, ai tanti ed appassionati studi del Mallè, raccolti poi nel volume Incontri con Gaudenzio, al notissimo Gran teatro montano del Testori che ha fatto testo con le sue pagine celebratissime, ardite e provocanti. Del 67 è il mio Gaudenzio il Maestro in cui credo di aver per la prima volta messo in evidenza il rapporto tra i fedeli riguardanti e la scena sacra che tutti li avvolge e li rende compartecipi dell’azione. Dell’84 à lo studio di Pierluigi De Vecchi Annotazioni sul Calvario del Sacro Monte di Varallo, tutto dedicato a nuove indagini sulla cappella; vengono poi gli scritti di grande respiro del Romano, sempre ricchi di nuove intuizioni, ad iniziare dalla voce dedicata a Gaudenzio nel Dizionario Biografico degli italiani. Si sussegue quindi un numero sempre più abbondante di pubblicazioni sui Sacri Monti, ora di alto livello ed acutezza d’indagine, ora di carattere più gior- nalistico e divulgativo. Ma non è qui possibile non solo darne un’idea, ma anche 552 Cappella - 38