Page 504 - Libro Sacro Monte di Varallo
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Risultano pertanto ancora ben venti i misteri da datare nel periodo tra il 1493 ed il 1513. Tra questi si deve isolare la “Chiesa vecchia”, o dell’Ascensione sul Monte Sion, perché già esistente e funzionante nel 1498, quando in essa avven- ne la miracolosa guarigione di Donna Agnese Botta, sorella del maestro delle entrate di Ludovico il Moro, Bergonzio Botta. Lo dicono espressamente le due lettere inviate allo stesso duca di Milano il 22 agosto 1498 dal Caimi e dai mag- giorenti della comunità di Varallo per annunciargli e descrivergli il miracoloso evento. Per di più lo stesso Caimi in un’altra lettera inviata al Moro poco tempo dopo, definisce il Sacro Monte come: “nostro Sancto monte de santa Maria del Santo Sepulcro”, dimostrando così che la venerazione alla Madonna era già ben radicata sul Monte. Per cui l’erezione della “Chiesa Vecchia” è da delimitare non solo nel quin- quennio tra il 1493 e il 98, ma in un arco di tempo più ristretto ancora : 1493- 95, molto probabilmente, tanto da poterla considerare con certezza come la pri- ma costruzione edificata dopo la donazione del 14 aprile 1493. Né del resto è pensabile che si erigessero sul Monte numerose cappelle senza pri- ma avervi edificato una chiesa, un luogo di culto in cui celebrare le sacre funzioni. Una situazione pressochè simile, ma cronologicamente opposta, presentano altre due cappelle: la Spogliazione delle vesti e l’ Angelo annunzia a Maria la sua prossima fine (quest’ultima non più esistente), perché ambedue opera certa di Gaudenzio, e di conseguenza da collocare negli ultimi anni del ventennio 1493- 1513, e perché episodi non di assoluta importanza nel contesto generale. Ritengo quindi che si debbano situare in un periodo piuttosto ben delimita- to, ormai nel nuovo secolo: l’una attorno al 1505 circa e l’altra attorno al 10. Né è pensabile che la Spogliazione fosse stata realizzata prima della cappella ben più importante del Calvario. Per gli altri diciassette misteri, Crocifissione compresa, la situazione risul- ta meno definibile, priva di punti fermi e di riferimenti su cui basarsi. Ritengo tuttavia che per una logica elementare si sia data la precedenza ai misteri fon- damentali, ossia alla Grotta di Nazaret, o dell’Annunciazione, alla Grotta di Betlemme, o della Natività (dotate poi solo in un secondo momento delle statue gaudenziane), al Cenacolo ed al Sepolcro della Madonna, rispetto agli altri mi- steri di minor rilevanza. Una conferma può darla proprio il Sepolcro della Madonna con i suoi mira- bili affreschi pregaudenziani (oggi nella Pinacoteca di Varallo), già datati dalla Gabrielli nell’ormai lontano 1956 verso la fine del Quattrocento e più recente- mente ancora inspiegabilmente retrodatati addirittura tra il 1486 ed il 91-93, 504 Cappella - 38