Page 186 - Libro Sacro Monte di Varallo
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Porta Aurea Introduce alla città di Gerusalemme. Costruita nel 1723 dall’architetto Gio- vanni Battista Morondi, nello steso anno veniva dipinta con scene dell’antico testamento dal Borsetti: era affrescata soprattutto la scena dell’ingresso a Sion dell’Arca dell’Alleanza. In essa erano contenute le tavole della legge, il bastone di Aronne e la manna. L’ampio giro di tempietti, progettati ed in gran parte realizzati nella seconda metà del Cinquecento nella zona centrale dell’area sacra del Monte per illustra- re la vita pubblica di Cristo, ha la sua logica e naturale conclusione con l’Ingresso di Gesù in Gerusalemme (cappella 19°). Anche questo episodio dunque rientra, come gli altri dello stesso ciclo, nell’ambizioso e grandioso piano di ristrutturazione generale e di completamen- to della Nuova Gerusalemme valsesiana, voluta dal patrizio milanese Giacomo d’Adda, continuatore della munifica tradizione dei nobili varallesi Scarognini, di cui aveva sposato l’ultima discendente, Francesca. Nulla infatti ci dicono ancora di tutte queste cappelle le due guide del 1566 e del 1570. È invece nel «Libro dei Misteri», realizzato tra il 1567 ed il 68 da Galeazzo Alessi, che la prima volta il celebre architetto perugino ne stende i progetti. Per l’Ingresso di Gerusalemme egli così si esprime nella parte introduttiva, dopo aver descritto la cappella del Tabor, o Trasfigurazione: «Più oltre andando alle radici di detto collicello parendomi il sito accommodato per le cose c’hanno a seguire, vorrei si facesse la porta Aurea della città di Gierusaleme, avanti alla quale in un tempietto di quadrata et perfetta forma, si scolpisca Giuse Cristo sopra l’Asinelio far la sua entrata nella città, et vi si dipinga intorno molta turba, che piena di allegrezza, canti Benedictus qui venlt in nomine Domini». L’ubicazione proposta dall’Alessi è press’a poco corrispondente a quella poi scelta per l’effettiva realizzazione, a sud-est del Tabor, come si vede nella plani- metria generale del Monte, che apre il «Libro dei Misteri». Il progetto della cappella consiste in un edificio a pianta quadrata, come già detto nell’introduzione, e come ribadito nella scritta esplicativa che accompa- gna la planimetria: «... et però mi è parso farli in forma quadrata, acciò una parte di esso riceva detto misterio, et nell’altra parte a la qual si entrerà per tre porte, possa commodamente altrui contemplare il misterio detto». 186 Cappella - 19
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