Page 298 - Libro Sacro Monte di Varallo
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rale del Palazzo di Pilato, sia descrivendo la prima delle due presentazioni allo stesso Pilato. Come si è visto, l’intenzione di comprendere tra gli episodi della Passione da raffigurare nelle varie cappelle o stazioni, anche quella di Gesù davanti a Pilato compare piuttosto tardi nel piano progettuale della Nuova Gerusalemme varal- lese, e precisamente solo con l’episcopato di monsignor Carlo Bascapè. Egli nel- la sua prima visita al Sacro Monte, avvenuta il 24 settembre 1593, stabilisce di rappresentare dopo la Cattura “Dominus ante Caipham in concilio seniorum, tiagellatus, illusus, Pilato et Herodi oblatus et ostensus i Pilato...”, come si legge nel verbale della stessa Si tratta di un’indicazione ancora assai sommaria. Lo stesso ordine viene rin- novato nella successiva venuta del Bascapè sul Monte del 25 settembre 1594. Ma solo nella visita del 3ottobre 1599 il Vescovo dà al pittore Domenico Alfano di Perugia, operante sulla Nuova Gerusalemme, l’incarico di stendere il disegno delle varie stazioni, secondo l’ordine da lui stabilito. Nello stesso anno l’episodio della Presentazione a Pilato si trova per la prima volta citato nella guida del Sacro Monte allora edita. In essa, nella parte intro- duttiva scritta in prosa, nel capitolo sull’Ordine et sommario di tutte le chiese, e Misterii del Sacro Monte di Varale, dopo la Cattura, segue l’espressione: «Come N. S. fu condotto ad Anna, Caifa, Pilato e Herode: questi si faranno». Come si vede, però, tanto nella relazione della visita vescovile, quanto nella guida si parla genericamente di Presentazione a Pilato, senza richiamarsi ancora particolareggiatamente al testo evangelico in cui è ben specificato che Gesù ven- ne condotto per ben due volte al pretorio del governatore romano. Il programma quindi non era ancor ben definito. Solo con la successiva visita del 5 ottobre 1602 da parte del Vescovo di Novara si puntualizza la situazione. Dopo il mistero della Negazione di Pietro si stabilisce, come riferisce il verba- le, che «...tornando indietro su l’alto si faccia la Presentazione a Pilato dove il Salvatore sia accusato da Giudei, et tornando di nuovo al basso si mostri menato ad Erode dove è illuso con veste bianca. Poi un’altra volta si ritorni al medesimo luogo di Pilato il quale divida et si mostri come il Salvatore si condanna...». Si decide quindi di raffigurare due Presentazioni a Pilato: la prima “su l’alto”, tornando poi “di nuovo al basso” per recarsi alla successiva cappella di Erode e quindi un’altra volta tornare “al medesimo luogo di Pilato”. Secondo il Galloni l’espressione non indicherebbe ancora che si fosse stabili- to di erigere due Presentazioni al governatore romano. 298 Cappella - 27