Page 256 - Libro Sacro Monte di Varallo
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accostare queste figure alle statue lignee superstiti della primitiva Flagellazione, eretta pochi anni dopo nel vecchio Palazzo di Pilato. Anzi, la figura in secondo piano a destra presenta anche le brache lavorate a tagli verticali paralleli, ossia «divise», come usavano proprio in quell’epoca anche i Lanzichenecchi, del tut- to simili all’abbigliamento di Malco abbattuto a terra nella Cattura, che recen- temente, ma a torto, si è voluto attribuire niente meno che a Gaudenzio. Un altro sgherro con enorme elmo, sempre nella Cattura, e pur esso attri- buito da poco a Gaudenzio, presenta un gonnellino a pieghe impetuosamente svolazzanti e disordinate come i panneggi del manigoldo flagellante alla sinistra di Gesù nella cappella della Flagellazione, tanto da far supporre che i due gruppi di sculture possano esser dovuti alla stessa mano. L’effetto complessivo della scena doveva risultare abbastanza valido, stando alle due strofe che le dedica la guida del 1566, seguita poi con poche varianti da tutte quelle del tardo Cinquecento. Essa infatti, descritto l’episodio del bacio di Giuda, prosegue: «Et come fu dalla perversa setta Com’huom malvaggio stretto incatenato, E conta il servo Malco la vendetta Di Pietro col coltello infuriato, E il scandalo, e la fuga già predetta, Di quei che Christo havean seguitato, Appar nel tempio, di ricca scultura Ornato, e di finissima pittura». Come si vede nei due ultimi versi si sottolinea la “ricca scultura”, ossia una scultura di effetto esteriore, dotata di elementi spettacolari, come dorature, elmi ed armi appariscenti e sontuosamente ornate. Ma la guida conchiude accennando alla “finissima pittura”. Ora il Fassola nel 1671 ricorda che nella cappella dell’Ultima cena sulla pare- te sinistra vi erano affreschi del “Lanini allievo di Gaudenzo”. Per cui molti stu- diosi equivocando pensarono che gli antichi affreschi già esistenti nell’origina- ria cappella della Cena (ora ex cappella degli Esercizi) potessero esser opera del celebre maestro vercellese allievo del nostro Gaudenzio. Ma il Fassola si riferiva chiaramente all’Ultima cena della sua epoca, che nel 1614 era stata trasferita nel- la cappella della Cattura sulla Piazza Maggiore, per cui, se si dà fede al Fassola, bisogna ritenere che a dipingere il vano della Cattura appena eretta, poco dopo il 1540 per munificenza del marchese del Vasto, sia stato Bernardino Lanino. 256 Cappella - 23