Page 248 - Libro Sacro Monte di Varallo
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forse l’architetto milanese Martino Bassi, abbiano tutti dimenticato di raffigu- rarla, o addirittura l’abbiano volutamente ignorata chissà per quale inspiegabile ragione. Bisognerà dunque cercare l’edificio contenente la prima redazione della Cat- tura in qualche cappella presente nel dipinto di Brera e nelle varie planimetrie, ma ormai sotto un altro nome, già sfruttata per un diverso mistero, e nello stesso tempo in un edificio ovviamente già eretto nel 1514, e sempre in quella zona nord del Sacro Monte. A questo punto, andando per eliminazione, escluso il tempietto della Sama- ritana costruito nella seconda metà del Cinquecento, e che quindi non compar nel dipinto di Brera, escluso il vecchio Palazzo di Pilato (oggi abbattuto) ma non ancora ricordato nella guida del 1514 né visibile nel dipinto di Brera perchè anch’esso risalente solo alla seconda metà del secolo, l’unico edificio esistente nella zona e che presenti appunto i requisiti di esser presente nelle planimetrie cinquecentesche, compresa quella del “Libro dei Misteri”, di esser chiaramente visibile nel dipinto di Brera ed in quelli che ne derivano di Caresanablot e del- la sacrestia del Duomo di Torino, è quello oggi contenente la Tentazione, che come si vedrà sicuramente già esisteva non solo nel 1514, ma nel 1501 come ci attestano i graffiti sulla sua parte posteriore, che, come ci dicono tutte le guide, le planimetrie, i progetti e le relazioni delle visite pastorali del tardo Cinquecen- to, conteneva nella sua parte posteriore il mistero del Cristo che porta la croce, che la guida del 1566 e le successive, l’Alessi ed il “Memoriale” del 1572 chiama- no “chiesa negra”. Essa è però ubicata in una zona del Monte che esula dai tre fondamentali raggruppamenti voluti dal Caimi: di Nazaret con l’Annunciazione, di Betlemme con la grotta della Natività e di Gerusalemme con la passione del Signore sul lato di mezzogiorno del “super parietem”, che domina su Varallo. Nessuno dei misteri ideati dal Caimi e corrispondenti ai Santuari di Terra Santa (lo si è già detto trattando della Tentazione) può trovare rispondenza con questa cappella, che quindi deve essere stata eretta dopo la morte del fon- datore avvenuta quasi certamente nel 1499. Le varie scritte graffite sulle sue pareti esterne sul lato posteriore, tra le più antiche del Sacro Monte, risalgono, come si è accennato, ai primissimi anni del Cinquecento, come già aveva notato l’Arienta che le aveva fatte osservare al Butler il quale vi lesse la data del 1504. Il Galloni poi scoprì quella più antica risalente al 1501, cosa che hanno riconfer- mato più recentemente il Bossi ed il Gentile elencando le date del 1501, 1504, 1506, 7, 8, ecc. 248 Cappella - 23
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