Page 156 - Libro Sacro Monte di Varallo
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come una delle architetture meno significative di tutto il Sacro Monte, schiac- ciata e in parte nascosta come è dalla più monumentale ed appariscente cappella di Gesù davanti ad Anna, che nel secolo XVIII verrà ad addossarvisi con la sua parte tergale. Solo il Cavallari Murat nel 1960 aveva notato come la struttura architettoni- ca della porta, completata da una sovrastante finestra, fosse «ispirata» al pro- getto del «Libro dei Misteri». In realtà la porta non risulta solo «ispirata», ma ripete si può dire, alla lettera, il disegno proposto dall’Alessi. Se poi si confronta attentamente tutto il progetto alessiano con l’edificio realizzato ci si accorge che la rispondenza è quasi assoluta. Identica ne è la planimetria «che tenghi all’oblongo... acciò più commoda- menti se riceva dentro il misterio...», come scrive l’Alessi descrivendone ap- punto la pianta, salvo che per il vano di una finta porta al centro della parete di fondo non eseguito. Identica è la divisione longitudinale dell’aula con il ban- cone inginocchiatoio e sovrastante diaframma. Perfettamente corrispondente è l’alzato. Infatti in facciata esatto è il riscontro sia per le fasce, o lesene d’angolo con i loro semplicissimi zoccoli, sia per la caratteristica porta centrale con la so- prastante finestra, che riprende fedelmente, come si è detto, il disegno alessiano. Basti osservare le due tipiche mensoline curvilinee reggenti l’architrave e l’in- confondibile inquadratura mistilinea della finestra. Unica variante la presenza degli scalini d’accesso non previsti dall’Alessi, che deve aver steso il progetto teoricamente, a tavolino, a Milano, senza un controllo diretto del terreno in forte declivio. Identica rispondenza risulta pure sul lato sinistro (l’unico rimasto intatto in- sieme a quello tergale) con l’inquadratura di due porte in basso e due finestre al di sopra, salvo l’otturazione, avvenuta in seguito, come è evidente, della finestra sovrastante alla porta di uscita ed il fatto che ambedue le finestre, contrariamen- te a quanto appare nel disegno, risultano più alte che larghe. Identico è il corni- cione di coronamento ed il tetto a due falde, spioventi però (ed è cosa unica tra tutte le cappelle del Monte) non sui fianchi della costruzione, ma sulla facciata e sul lato posteriore. Anche nell’interno la fedeltà al progetto risulta evidente per la gran volta a botte e per il particolare della finestra di facciata che taglia al centro parte della volta stessa alla base ed anche per i due vani delle finte porte sulle pareti laterali nella parte riservata alla scena. Persino in alcuni particolari della decorazione pittorica si può notare la fedel- tà al progetto alessiano, come nel riquadro con scena di paesaggio schizzato nel 156 Cappella - 16