Page 154 - Libro Sacro Monte di Varallo
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Cappella 16 Gesù risuscita il fglio della vedova di Naim Iscrizione: “O Signore Dio mio, ti supplico di far tornare l’anima nelle viscere di questo fanciullo. Il Signore ascoltò la voce di Elia, e l’anima tornò entro il fanciullo e lo consegnò alla madre (II Re, XVII, 21-22-23 ).” “(Gesù) si accostò e toccò la bara… E disse: Ragazzo, te lo comando, alzati. Ed egli che era morto si levò a sedere e incominciò a parlare. Ed egli lo riconsegnò a sua madre. (Luca 7, 14-15).” Conosciamo la cappella 16 Mentre si reca a Naim, Gesù si imbatte in un funerale. Portano alla sepoltura un ragazzo, unico figlio di una vedova. Il pianto di quella madre commuove Gesù, il quale Signore della vita e della morte, risuscita il ragazzo. Iniziata prima del 1572 su progetto di Galeazzo Alessi , era già terminata nel 1583. Statue di Bartolomeo Badarello di Campertogno (1587-89). Affreschi attribuiti a Domenico Alfano (1587-89). La piccola struttura venne iniziata intorno al 1572 e completata a fine decen- nio, su finanziamento di Matilde di Savoia marchesa di Pianezza, collocandovi poi nel 1587-1588 le statue, eseguite dal Badarello, e affrescandone le pareti, con intervento del Testa. Nella contemplazione di questi misteri di sofferenza redenta e risanata, il devoto visitatore vi riportava il dramma del proprio vivere , ricercando nella figura del Cristo la salutare presenza di Dio e sollecitandone, forse, anche l’in- tervento. Nella scena di Naim, infatti, vi è descritto, come la cappella varallese visualiz- za, l’incontro tra due cortei : quello di Cristo, che con i discepoli sta portando un annuncio di gioia e di liberazione all’uomo, in cammino verso la città di Dio, 154 Cappella - 16
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