Page 72 - Libro Sacro Monte di Varallo
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montato da un listello, avvicina sempre più a Gaudenzio. All’interno, a prima vista, l’ambiente pare dominato dalla grande scalea a cavea che scende alla Grot- ta e dal padiglione di legno e vetro antistante al gruppo scultoreo, l’uno legato alla Terra Santa, l’altro aggiunto certamente in epoca più tarda. Ma astraendo da questi due elementi, il vano rivela un respiro spaziale ed una dignità architettonica ignota fino allora alle cappelle del Sacro Monte; e le varie strutture rivelano sempre più puntuali rapporti con Gaudenzio. Lo zoccolo a bancale che corre lungo le pareti, che si ritrova pure, ma all’e- sterno, nella primitiva cappella dell’Ultima Cena (ora ex cappella degli Esercizi) e nel tempietto Gaudenziano di Loreto nei pressi di Varallo, ha un puntuale riscontro in quello che orna il vano dell’Annunciazione, e nei sedili dell’Ultima Cena affrescati da Gaudenzio nel 1512-13, quindi poco prima, ai piedi del Sacro Monte, sulla parete divisoria della Madonna delle Grazie. La stessa porta di facciata che taglia senza strombatura la parete, rivelandone in tutta nettezza lo spessore, è motivo tipicamente gaudenziano che ricorre con perfetta analogia nella appena citata Annunciazione delle Grazie il cui ambien- te pare un vero e proprio riscontro in pittura dell’interno di questa cappella, per ricomparire, sia pure in tono meno perentorio, nell’Adorazione dei Magi e nell’Ultima Cena della stessa parete, oltre che in numerose altre architetture di- pinte in epoche successive da Gaudenzio. La stessa finestra aperta verso mezzo- giorno rivela analogie per la sua posizione con quella gaudenziana dell’edificio dei Magi e quella non più visibile della cappella delle Stigmate, ed è evidente la sua funzione, essendo in asse con la scala che scende alla grotta, di introdurre un po’ di luce sui due gruppi gaudenziani in essa collocati, oltre che, ovviamente, di illuminare il gruppo stesso della Circoncisione. Anche la raffinata cornice mistilinea alla base della volta, che anticipa in pro- porzione ridotta i cornicioni esterni dell’Ultima Cena (ex cappella degli Eser- cizi), della Crocifissione e dei Magi, ricorre quasi costantemente nelle architet- ture dipinte di Gaudenzio. La parte poi entro la nicchia ornata in monocromo da ovuli e palmette,rivela un’identità quasi perfetta con la cornice in legno in- tagliato e dorato del polittico di Arona, che, come specifica il contratto, doveva essere eseguito su disegno dello stesso Gaudenzio. Così pure l’ariosa volta a crociera ritornerà con identico slancio nel portica- to di Loreto fuori Varallo e nelle architetture dipinte della Flagellazione in S. Maria delle Grazie. Ma è l’abside la parte architettonicamente più prestigiosa di tutta la cappella. Il suo rapporto con il resto dell’ambiente è di netta impronta lombardo-bramantesca, analoga a quella della nicchia di fondo nella sacrestia di 72 Cappella - 8
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