Page 539 - Libro Sacro Monte di Varallo
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cessiva cappella dei Magi, in cui mancano gli affreschi sulla quarta parete, quella in origine posta alle spalle dei visitatori, né più avverrà in altre cappelle del no- stro e degli altri Sacri Monti. Solo Giulio Romano a Mantova, nel Palazzo del Te, poco più di un decennio dopo userà un’identica soluzione e raggiunegrà un analogo effetto, senza però la presenza della parte scultorea, nella notissima Sala dei Giganti, eseguita da Rinaldo Mantovano (1534), in cui le pareti si fondono con la volta dell’affresco della Caduta dei giganti fulminati da Giove di effetto spettacolare. E viene da chiedersi se il pittore non sia stato forse qualche tempo prima a Varallo, richiamato dalla fama del ciclo gaudenziano, non ne sia stato profonda- mente impressionato e non ne abbia ripreso alla lettera l’ardita e sorprendente impostazione, solo in chiave profana e mitologica, non più sacra. Dopo di lui, soprattutto in palazzi e ville della Lombardia orientale, ma an- che nel Veneto, molte saranno le riprese, le imitazioni, le derivazioni in saloni e stanze totalmente affrescate a 360 gradi, sia con soggetti mitologici, sia con composizioni storiche, sia con scene idilliache, sia soprattutto con paesaggi en plein air, che avvolgono l’intero ambiente, fino all’Ottocento. Ma il punto di partenza, lo spunto, l’avvio, la base, anche se fino ad oggi non ancora riconosciuta, è la cappella del Calvario della Nova Jerusalem val- larese. I collaboratori - Il tramezzo divisorio In un’impresa così grandiosa, complessa e impegnativa come la realizzazione della cappella del Cristo sulla croce, Gaudenzio, maestro straordinario e idea- tore eccezionale, non potè operare da solo, ma dovette giovarsi dell’intervento di più di un allievo, di più di un collaboratore, sia per i lavori più umili, che per parti di maggior responsabilità. Data la fama ormai raggiunta dal maestro, certo dovevano essere più di uno i giovani attratti dalla sua bottega varallese per apprendere l’arte della pittura e della scultura, provenendo sia dalla valle sia dalle zone limitrofe del Novarese e del Vercellese. Né è da stupire che lo stesso Gaudenzio abbia potuto chiamare qualche suo amico a prestargli la sua opera di collaborazione per un’impresa di tanto impegno. Allievi e collaboratori Non si possono per ora avanzare che delle ipotesi su chi, sotto il suo con- trollo, le sue direttive ed i suoi consigli abbia dato il suo contributo, piccolo o Per sfogliare il libro cliccare col mouse sugli angoli delle pagine e trascinare i fogli 539