Page 41 - Libro Sacro Monte di Varallo
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La cappella del primo sogno di San Giuseppe Al complesso edilizio comunemente detto “di Nazaret”, appartiene anche la IV cappella, raffigurante il Primo sogno di S. Giuseppe. La sua origine è relativa- mente tarda. Infatti essa non rientrava nel piano iniziale del Padre Caimi, né era stata pensata nel periodo gaudenziano di grande fervore costruttivo. Risale inve- ce all’età della controriforma, in piena fase di ristrutturazione del Sacro Monte, in un momento già avanzato dell’episcopato novarese del Ven. Carlo Bascapè. È infatti solo nella sua visita pastorale del 1603 (4 aprile) che il vescovo stabi- lisce di far erigere questa cappella e quella dell’Inchiodazione alla croce. Il luogo prescelto per seguire la successione dei fatti evangelici è quello dell’arcata d’an- golo del portichetto situato poco sotto alla Visita di Maria a S. Elisabetta. Come già si è detto ripetutamente, sia trattando della cappella dell’Annun- ciazione, sia della Visita a S. Elisabetta, questo portichetto era stato costruito attorno alla primitiva Grotta di Nazaret o dell’Annunciazione, eretta dal Caimi ad imitazione di quella di Terra Santa. Siccome essa era agli inizi del Sacro Monte la cappella che per prima si incon- trava dopo aver raggiunto il “super parietem”, e costituiva anche la prima di tutte le scene rappresentate nella Nuova Gerusalemme varallese, era parso ben presto necessario darle maggior prestigio dotandola di un portichetto che avrebbe co- stituito anche un punto di sosta per i pellegrini stanchi per la salita ed un utile riparo dalle intemperie. Esso venne dunque a protegger la grotta sui due lati liberi, ossia a mezzogior- no e ad occidente, con due arcate per lato ed il tetto posato direttamente sulle volte. Solo in seguito verrà soprelevato per ricavare una camera per il servo del Sacro Monte. La sua datazione deve aggirarsi attorno il 1510-15, perché la bella decora- zione dipinta a motivi architettonici rinascimentali che ancora in parte orna la prima arcata verso ovest, e che in parte è nascosta sotto la calce sul lato di mezzogiorno, rivela un’affinità così stretta con quella del portico gaudenziano della cappella di Loreto alle porte di Varallo e degli archi sottostanti alla grande parete affrescata da Gaudenzio alla Madonna delle Grazie, da far pensare che sia degli stessi anni, e che, come egli fu l’autore delle due dolcissime statue lignee della Madonna e dell’Angelo per la Grotta dell’Annunciazione, così anche sia stato l’architetto che ideò ed eresse il piccolo portico antistante. In una delle prime celebri vedute del Sacro Monte, conservata a Brera, e risa- lente a poco dopo il 1540, se ne intravede, sotto alla cappella dell’Annunciazio- Per sfogliare il libro cliccare col mouse sugli angoli delle pagine e trascinare i fogli 41
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