Page 38 - Libro Sacro Monte di Varallo
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ornare sontuosamente la stanza nuziale della Vergine annunziata. Gli affreschi non vennero sostituiti quando al mistero dell’Annunciazione subentrò quello della Visitazione che così contrariamente all’iconografia tradi- zionale, si svolge non all’aperto ma tra le pareti domestiche, esattamente come scrive l’evangelista Luca. Si tratta di un ciclo pittorico unico nel suo genere in tutto il Sacro Monte. I sei Profeti dipinti nelle lunette raffigurano Abacuc, Geremia, Isaia, Aggeo, Zaccaria, Michea, e sono circondati, come nella precedente cappella, dai vatici- nii riguardanti la Vergine, la venuta del Messia, la restaurazione di Israele. I preziosi e raffinati motivi ornamentali della volta a grottesche e putti si ri- chiamano alle fantasiose creazioni di Gaudenzio nella cappella di S.Margherita nella chiesa delle Grazie a Varallo. La non meno ricca decorazione delle sottostanti pareti alternanti lesene a riquadri con fantasiosi motivi ornamentali a complicati arabesche, come una sontuosa tapezzeria di rari e ricercati drappi, rovinata gravemente dall’umidità che aveva distrutto quasi ogni traccia sulla parete di fondo, venne rifatta a spese della Società per la Conservazione delle Opere d’Arte e dei Monumenti della Valsesia, sostituendo il vecchio muro con un altro libero da infiltrazioni. Il pittore varallese Andrea Bonini rinnovò tutta la decorazione basandosi sui disegni e gli studi dei pittori Arienta e De Regis negli ultimi anni dell’Ottocen- to. Ma chi era stato l’autore di questo ciclo pittoresco? Solo nelle guide della seconda metà del Settecento, quindi in un periodo mol- to tardo, si fa cenno per la prima volta ai dipinti che vengono assegnati a Giulio Cesare Luini. Più tardi altre guide, come quella del 1829, li danno a Fermo Stel- la. Il Bordiga rifiuta l’assegnazione al Luini per ragioni stilistiche ed avanza al posto il nome di Antonio Zanetti detto il Bugnato. In seguito si assegneranno per lo più al varallese Luini o allo Zanetti, o a tutti e due assieme. Ma ancora del tutto incerta è la figura del Bugnato; assai scarse sono le notizie sicure su di lui, le cui opere documentate sono gli affreschi della chiesa di Baceno mentre sono da respingere le attribuzioni degli affreschi della cappella di Loreto a Roccapie- tra, da assegnarsi piuttosto al Luini, ed il S.Cristoforo all’esterno di S.Marco a Varallo. Per cui troppo rischioso è assegnargli la paternità dei nostri affreschi e pare più attendibile mantenere ancora quella del Luini, a cui li dava anche la Brizio. In perfetta consonanza con la decorazione pittorica sta poi la preziosa antica vetrata alla finestra di destra, con vetri piombati ed al centro il piccolo disco di- pinto a fuoco con l’Annunciazione in toni giallo-ocra, recanti la data 1544 (ora 38 Cappella - 3