Page 119 - Libro Sacro Monte di Varallo
P. 119
Cappella 13 Le tentazioni Iscrizione: “Dio lo abbandonò, perché fosse tentato (Libro delle Cronache 32, 31)”. “Gesù fu condotto nel deserto dallo Spirito, perché fosse tentato dal diavo lo (Matt. IV, I)”. Conosciamo la cappella 13 Dopo il battesimo di Giovanni Battista, Gesù si ritira in luogo deserto e vive di penitenza per quaranta giorni. Permette poi che il demonio lo tenti. Con la sua vittoria, Gesù offre agli uomini esempio per la quotidiana lotta contro le tentazioni. Le due statue di Cristo e del Tentatore sono di un anonimo scultore milanese (1580). Affreschi di Domenico Alfano di Perugia (1599-1600) Le Tentazioni Sulle pareti a sinistra compare Cristo tentato perché si getti dall’alto del tem- pio; sulla parete di fondo, Il Demonio che dalla cima del monte indica al Cri- sto tutte le ricchezze della terra; a destra Gesù che si ciba servito dagli Angeli e il Demonio cacciato che precipita tra fiamme. Nel pronao sono affrescati, a monocromo, Angeli e due simboliche figure della Religione e della Penitenza. Nella lapide è trascritta la pena, fissata dal vescovo Bascapè per chi avesse recato danno, con sfregi e scritte, alle opere d’arte del Sacro Monte. Grottesche figure e medaglioni decorativi ornano i sottarchi del pronao. L’edificio fu costruito nell’ultimo decennio del Quattrocento all’ingresso del Monte, costituito dalla portina. Conteneva in origine la scena lignea di Cri- sto che porta la Croce. Era detto Chiesa Nera per il colore scuro con cui erano dipinte due pareti. Privo dell’attuale pronao, aveva fronte e accesso nella parete posteriore. Nel 1570, con il finanziamento di Giaco mo D’Adda e seguendo l’impostazione del Libro dei Misteri, il vano, dimezzato, contenne l’antica scena di Cristo che porta la Croce e la scena delle Tentazioni. Per sfogliare il libro cliccare col mouse sugli angoli delle pagine e trascinare i fogli 119
   114   115   116   117   118   119   120   121   122   123   124