Page 58 - Libro Sacro Monte di Varallo
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di S. Giuseppe costituiscono il complesso di Nazaret, così quelle dei Magi, della Natività, dell’Adorazione dei pastori, della Circoncisione e del Secondo sogno di S. Giuseppe, unite tra loro in un unico e quanto mai pittoresco raggruppa- mento di costruzioni, costituiscono il complesso di Betlemme. Trattando della raffigurazione dei Magi abbiamo già dovuto accennare anche alla cappella della Natività, e Grotta di Betlemme, una delle più antiche e sugge- stive di tutto il Sacro Monte. Non essendo però ancora citata nel celebre atto di donazione da parte dei cittadini varallesi al P. Caimi del 14 aprile 1493 in cui compaiono soltanto il Santo Sepolcro, la cappella dell’Ascensione e la cappella “subtus crucem”, si deve ritenere che essa sia stata eretta in un momento immediatamente successi- vo, sotto l’attenta e scrupolosa direzione dello stesso Caimi. Egli infatti, come è ormai ben noto, si era prefisso di ricostruire sul “super parietem” varallese, con la maggior fedeltà possibile, i Luoghi Santi di Palestina. Già i più antichi illustratori del Sacro Monte, ad iniziare dal Fassola (1671) avevano costantemente ripetuto che il “picciol Tugurio”, ossia la nicchia della Natività ove sono le statue del Presepe, era del tutto simile a quella di Betlemme, come si poteva leggere su di una tavola in caratteri d’oro fatta apporre al di sopra dallo stesso P. Caimi con la seguente scritta: «Questo luogo è tutto simile a quello di Betlemme, dove la Vergine partorì il suo Divin Figliuolo», scritta ancor riportata dal Bordiga nelle varie edizioni della sua storia e guida del Sacro Monte (1830, 1854,1857), segno che a metà del secolo scorso doveva ancora trovarsi in loco, ma invano venne cercata poi dal Butler (1894). È invece, non solo la nicchia, ma tutta la grotta una replica perfetta, sia per forma, che per dimensioni, che per particolari (si noti per esempio la parete di fondo che forma a metà uno scalino), che anche per orientamento, come consta- tò per primo l’allora rettore del Sacro Monte, P. Angelo Trovati, nel 1963, della grotta che a Betlemme, si trova al di sotto della grande basilica costantiniana. Ma la sua eccezionale importanza sta nel fatto che mentre di fedeli riprodu- zioni del Santo Sepolcro molte ne furono erette lungo i secoli in occidente, ed ancora abbastanza numerose sono quelle giunte sino a noi, essa è oggi con ogni probabilità l’unica replica esistente al mondo della grotta di Betlemme del seco- lo XX è quella di Betlemme di Chivasso. È pur vero che alla fine dell’età antica e durante l’alto medioevo, data la grande venerazione per il santuario della Natività, vennero erette delle grotte commemorative della nascita di Gesù: notissima fra tutte quella di S. Maria Maggiore a Roma, del tempo di Sisto III, ricordata per questo anche come S. 58 Cappella - 6