Page 442 - Libro Sacro Monte di Varallo
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Inoltre l’incanto di questo loggiato irripetibile, così nitido per le sue armo- niosissime, luminose strutture, è un po’ disturbato nell’interno dall’inserimen- to di alcuni elementi estranei ad iniziare già dal tardo Ottocento con una lapide in marmo grigio in ricordo di Giuseppe Candiani da Busto Arsizio, che col suo testamento del 1878 lasciò £. 15.000 per il restauro delle cappelle. A questa fa seguito il busto marmoreo, un po’ invadente per le sue dimensio- ni, di un altro benefattore, Samuele Burla da Borgosesia (1899), opera vigorosa dello scultore Vanelli di Varallo. Più discutibile ancora la collocazione recente di un altorilievo bronzeo del pittore varallese Lino Tosi, in ricordo di quel sin- golare studioso del Sacro Monte e dei santuari delle prealpi, che fu lo scrittore inglese Samuel Butler. A questo si aggiunge poi nel braccio terminale della gal- leria la grande targa in bronzo, collocata dal Municipio di Varallo, a ricordo del pellegrinaggio di Giovanni Paolo II il 3-4 novembre 1984. Non si può a questo punto, quasi a conclusione, non considerare anche l’in- fluenza che il loggiato deve aver esercitato in ambito valsesiano nello sviluppo di logge ed arcate, sia nelle architetture civili, sia attorno alle chiese, come nella Collegiata di S. Gaudenzio a Varallo, od al Santuario di S. Euseo a Serravalle, e fuori della terra valsesiana in edifici innalzati da architetti e maestranze origina- rie della valle del Sesia; valga per tutti l’esempio eccezionale e veramente emble- matico di Palazzo Stockalper a Briga, nel vicino Vallese, iniziato nel 1642, dota- to di un grandioso sistema di portici e logge, opera dei fratelli Bod mer di Pietre Gemelle, conterranei dunque di Giovanni d’Enrico, che certamente dovettero tener presente come spunto il loggiato del Sacro Monte, visto ed ammirato in qualche loro pellegrinaggio al santuario per eccellenza della loro valle nativa. La strada soprelevata Con il mistero della Condanna si conclude la serie delle stazioni ospitate en- tro il Palazzo di Pilato. Ma il grandioso edificio eretto tra il 1605 e l’8 circa nelle sue parti essenziali, ha un suo completamento, un suo prolungamento archi- tettonico, quasi un’appendice, con l’arioso, elegantissimo loggiato, che viene a costituire un incomparabile, scenografico sfondo verso occidente alla Piazza Maggiore del Sacro Monte. Nello stesso tempo questa leggera e raffinata struttura viene a costituire un funzionale elemento di diretto collegamento tra i fatti illustrati nel Pretorio di Pilato ed i successivi avvenimenti dell’Andata al Calvario e della Crocifissione. Morte, Deposizione di Gesù, tutti distribuiti nell’esiguo spazio all’estremo sud del “super parietem”, quasi a picco sul centro abitato di Varallo. 442 Cappella - 35 - La Loggia
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