Page 445 - Libro Sacro Monte di Varallo
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lunghezza, cioè da ovest ad est dalla nuova strada per raggiungere la cappella in via di realizzazione della Salita al Calvario, e sarebbe stata adibita anche lei a costituire una nuova stazione. E probabilmente il lontano ricordo di questo progetto è ancora presente nel volume del Fassola(1671). che, dopo aver illustrato la cappella della Condanna, così prosegue “Le cappelle d’alcune cascate sotto la Croce fatte dall’aggravato Giesù sono da fabricarsi al fine dei Portico del Palazzo di Pilato, che al lungo s’e- stende più di sessanta passi con vaga architettura, terminando con una spaziosa scala di marmo”. I lavori per la strada soprelevata (un manufatto di non modesta consistenza) molto verosimilmente dovettero venir iniziati nella primavera successiva all’at- to del novembre 1602, e condotti a buon punto nel 1604. È vero che nella sua visita pastorale del 27 settembre 1604 Monsignor Carlo Bascapè ribadisce le di- sposizioni emanate due anni prima, ma dà come ormai esistente la nuova strada. Si legge infatti negli ordini, di cui viene consegnata copia ai fabbriceri del Sacro Monte il 1° ottobre 1604, che si raffiguri “L’atto di Pilato quando si lavò le mani; et di poi si passerà per la strada sopra l’arco verso le case già del Valgrana”. È singolare che in queste disposizioni vescovili, mentre si dà già come ormai costruita la strada o viadotto, si ordina di “fare la pianta di tutto l’edificio che ha da contenere il Palazzo di Pilato”. Se ne deve dedurre che il viadotto non poteva ancora partire dal piano superiore del Palazzo che ancora non era stato costruito e solo in parte sommariamente ideato, ma verosimilmente dalla zona più elevata del preesistente Monte degli Ulivi, di cui parte della roccia, come si è detto a proposito della Condanna, raggiunge ancora oggi il piano stesso della cappella, cioè il piano superiore del Palazzo. Testimonianze iconografiche sulla strada soprelevata - Erezione della loggia Una abbastanza puntuale resa curativa della strada soprelevata o viadotto, realizzata secondo le disposizioni del 1602, si può osservare nella ben nota ve- duta xilografica del Sacro Monte, intagliata nel 1606 da Gioacchino Teodorico Coriolano, ristampata nel 1625, di cui si conoscono 2 esemplari: uno al Museo del Paesaggio a Pallanza, l’altro a Varallo in Pinacoteca, ed il terzo comparso sul mercato antiquario dei libri a Torino nel 1991. In essa si vede avanzare in discesa da una porta, all’estrema sinistra al primo piano del Palazzo di Pilato (nel pun- to cioè dal quale parte l’attuale loggia), tra due parapetti ben evidenziati, una strada, dapprima a gradoni (i dodici gradini citati nell’atto), poi uniforme, che Per sfogliare il libro cliccare col mouse sugli angoli delle pagine e trascinare i fogli 445