Page 27 - Libro Sacro Monte di Varallo
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grande fedeltà l’analoga grotta venerata a Nazaret, oggi racchiusa entro una grandiosa e modernissima basilica. L’umilissimo ambiente, addossato alla roc- cia su due lati, che ho avuto la fortuna di identificare trenta anni or sono, ancor quasi intatto, celato dietro alla cappella del Primo sogno di S.Giuseppe, e di cui ha recentemente trattato l’amico prof. Bossi, presenta all’interno ancora gli ul- timi avanzi dell’antica decorazione ed una struttura volutamente irregolare ad esatta imitazione della grotta palestinese. Qualche tempo dopo la morte del Caimi (1499) la cappelletta venne dotata delle due soavissime figure in legno e stoffa della Vergine Annunziata e dell’ Angelo Annunziante, già assegnate a Gaudenzio fin dalla introduzione alla gui- da del 1566, e che il Testori con illuminata intuizione ha nuovamente ridato a Gaudenzio giovane per indubbi caratteri stilistici, riferimento che tutti i più qualificati studiosi del maestro hanno ormai pienamente condiviso, datandole attorno al 1505-10. Ma essendo allora questa la prima cappella di tutto il complesso, sia come ubicazione, sia anche come svolgimento dei fatti evangelici, parve ben presto richiedere un aspetto più prestigioso e l’esigenza di costituire una tappa per i pellegrini stanchi per la salita ed un eventuale riparo dalle intemperie. Si eresse così un piccolo portico che venne a proteggere la grotta sui due lati liberi, ossia a mezzogiorno e ad occidente con due arcate per lato. La sua datazione deve aggi- rarsi attorno al 1510-15, perché la bella decorazione architettonica rinascimen- tale che ancora in parte orna una arcata verso ovest e che in parte è nascosta sot- to la calce sul lato di mezzogiorno, rivela una affinità così stretta con quella del portico gaudenziano della cappella di Loreto alle porte di Varallo e degli archi della parete affrescata da Gaudenzio alla Madonna delle Grazie, da far pensare che come egli fu l’autore delle due dolcissime statue della Madonna e dell’An- gelo, così sia stato anche l’architetto che ideò ed eresse il piccolo portico. Così è suggestivamente descritta la cappella nella guida del 1514 con i suoi poveri versi: “… puoi discendi fina un loco sa ncto Doue principio di salute prendi Se qui col cor deuoto posi alquanto Qua Gabriel da lalto ciel discendi Maria anunciar col dolze canto In una capeleta concauata Simille luoco fu anunciata”. Per sfogliare il libro cliccare col mouse sugli angoli delle pagine e trascinare i fogli 27