Page 22 - Libro Sacro Monte di Varallo
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gerle perché secondo lui non del tutto rispondenti alla lezione biblica e suggeri- sce pure di togliere la figura del Padre Eterno, modificare l’albero, il serpente e completare la decorazione parietale rimasta interrotta per la morte di uno degli artisti. Per un decennio non si fece nulla; ma nella sua prima visita al Sacro Monte, nel settembre 1593 anche il nuovo Vescovo di Novara, Carlo Bescapè, censurò le due statue. Si decise così in una convenzione del 4 gennaio 1594, già ricor- data dal Tonetti, tra i fabbriceri ed il pittore Domenico Alfano di Perugia, che quest’ultimo dovesse eseguire la decorazione, fare le statue delle persone e de- gli animali secondo l’ordine del vescovo, che dovesse fare ciò con un maestro esperto in quell’arte e che preparasse un quadro, ossia un bozzetto, prima di iniziare l’opera, perché venisse approvata; in caso contrario il lavoro sarebbe sta- to sospeso. I fabbriceri avrebbero fornito tutto il materiale, tra cui è specificata anche la latta per rifare l’albero. L’Alfano incaricò dell’esecuzione delle statue lo scultore luganese Michele Prestinari, perché da un estratto di conti risulta che quest’ultimo eseguì tra il 28 giugno 1594 ed il 21 gennaio 1595 le due figure di Adamo ed Eva. Il Prestinari era al Sacro Monte nell’ottobre del 94. Da un pagamento più tardo, ma il Galloni non dice l’anno esatto, da parte dell’Alfano a Giovanni fiammingo per rifare Adamo ed Eva, il Galloni stesso dedusse che si trattasse del pagamento ai Fiamminghini per l’esecuzione degli affreschi. Ma non si dovrà invece identificare il Giovanni fiammingo con il Ta- bacchetti? Prima di tutto, se si fosse trattato dell’esecuzione degli affreschi, fino allora mancanti, perché sarebbe stato usato il verbo “rifare”? Per di più dal contratto per modellare le statue della Salita al Calvario stipu- lato col Tabacchetti il 27 aprile 1599 risulta che egli aveva da poco tempo rifatto ancora una volta il gruppo di Adamo ed Eva. Segno che anche quello eseguito nel 94 dal Prestinari non era piaciuto, ed il Prestinari non ricomparirà più sul Monte. Ma il Tabacchetti ha in più l’incarico di “mettere in opera il luoco meno apparente le quattro statue di Adamo ed Eva che sono in detto Sacro Monte” (due dell’ignoto scultore del 1572-73, due quelle plasmate dal Prestinari nel 94). Queste ultime, come è ben noto, rivestite in foggia di soldati verranno collocate nella Cattura presso il muro a destra di chi guarda. Le prime due saranno andate distrutte o saranno state riadattate dal Tabacchetti nella Salita al Calvario. A questo punto risulta abbastanza chiaro la complessa vicenda riguardante le statue di Adamo ed Eva, rifatte per ben tre volte nel giro di pochi decenni. Più incerta è invece per ora quella delle altre figure. Probabilmente il Padre Eterno è ancora la primitiva statua dell’ignoto scultore milanese che lavorò tra il 1572 22 Cappella - 1
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