Romagnano Sesia – Primo incontro del progetto “Benvenuta acqua”

Romagnano Sesia – Primo incontro del progetto “Benvenuta acqua”

PRIMO INCONTRO CON GLI ADULTI PER IL PROGETTO “BENVENUTA ACQUA

 ANTONIO FERRARA, SCRITTORE E FILIPPO MITTINO, PSICOLOGO E PSICOTERAPEUTA, PARLANO SUL TEMA:  

Scrivere per dare un nome alle emozioni”

 

Lunedì 30 gennaio, presso la sala consiliare del Comune di Romagnano, l’assessore Alessandro Carini ha accolto genitori, educatori e amministratori partecipanti al primo incontro del progetto: Benvenuta acqua, realizzato dal Comune in collaborazione con Le rane Interlinea di Novara, finanziato da Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT due istituzioni Bancarie che hanno creduto nelle potenzialità educative di incontri e laboratori che coinvolgano scuole, famiglie, educatori: “La collaborazione con l’Istituto Comprensivo ha permesso di lavorare in modo esteso sul territorio: al mattino  presso le Scuole Medie di Romagnano e Ghemme è stato attivato il laboratorio con Antonio Ferrara, realizzato con la partecipazione degli insegnanti, che in tempi successivi sarà proposto nelle scuole di Sizzano e Prato. L’attività di approfondimento sui giovani è importante per prevenire o contrastare il disagio, che si manifesta anche nelle piccole comunità. Il sistema educativo di territorio ha già dati buoni risultati e quindi si cercherà di proseguire in quella direzione”.

Scrivere per dare un nome alle emozioni. La scrittura come mezzo per superare nodi psicologici nell’età giovanile”: Antonio Ferrara, scrittore e Filippo Mittino, psicologo e psicoterapeuta, hanno avviato un dialogo che partiva dal loro libro: “Se saprei scrivere bene”, pubblicato da una casa editrice di Cosenza, Coccolebooks, dalla quale Interlinea ha acquistato copie da diffondere nelle scuole per essere utilizzate nei laboratori. Il volume è uno “strumentario di scrittura per emozioni”, completato da un “eserciziario” per mettersi alla prova, rispettando regole e tempi, perché i ragazzi hanno bisogno di “vincoli”, che sono degli straordinari “detonatori di creatività”.

I due relatori, che collaborano nel realizzare con i ragazzi un percorso di educazione sentimentale, consentendo di dare un nome e governare le emozioni, utilizzando uno strumento bibliografico semiserio, pieno di illustrazioni, che ha “un piede nella letteratura e uno nelle emozioni e propone sempre una duplice modalità interpretativa”, sanno che l’intervento in classe di due conduttori sconosciuti serve a spezzare la routine e induce i ragazzi a “lasciarsi andare”, ad aprirsi all’interno del gruppo, spesso facendo emergere qualità insospettate, ma chiedono la presenza degli insegnanti che conoscono gli studenti e vivono con loro un quotidiano contatto.

In “Ero cattivo”, che ha vinto il Premio Andersen nel 2012 (Il Nobel della letteratura per ragazzi), Ferrara propone ai ragazzi di immaginarsi proiettati in avanti di dieci anni e di raccontare cosa saranno diventati: lo stesso esercizio attivato nelle classi fa emergere sogni, desideri, vissuti molto importanti . “La sfida dei papà” è una possibilità per riconquistare un ruolo che è andata smarrendosi: gli autori hanno voluto “Ridare speranza ai padri” presentando nove diverse figure paterne, entrando con molta delicatezza anche nel terreno delle perdite e del lutto, perché: “I traumi cambiano irrimediabilmente la vita, ma bisogna imparare a sopravvivere agli aspetti complicati dell’esistenza, soprattutto quando devono essere condivisi con i bambini o con i ragazzi: non si deve aver paura di mostrare dolore e fragilità”. In “Scappati di mano” attraverso il racconto, accompagnato dalla lettura psicologica fatta in modo volutamente semplice e accessibile a tutti, è possibile affrontare anche problemi gravi come quello del Cyberbullismo, che può portare a conseguenze tragiche, come il recente suicidio di un’adolescente di Novara.

Ferrara e Mittino hanno concluso la serata chiedendo di “riorganizzare la speranza”, perché quando si vive e si lavora con i giovani si ha tra le mani il futuro e non si può arrendersi, o appesantire le situazioni come estrema richiesta di aiuto dall’esterno, occorre invece aiutare a crescere, smontando le difficoltà e affrontandole in piccoli pezzi, perché, come scriveva il poeta Danilo Dolci che lavorò con comunità di ragazzi difficili: “Ciascuno cresce solo se è sognato”. L’alleanza educativa tra genitori e insegnanti è anch’essa un obiettivo difficile, ma imprescindibile: “Ci si deve confrontare per parlarsi senza preconcetti, avendo un obiettivo comune da raggiungere”.

L’incontro ha offerto molti spunti utili per capire l’universo giovanile con quelle che appaiono insanabili contraddizioni, certo avrebbe meritato un pubblico più numeroso, ma forse è giusto creare delle occasioni senza scoraggiarsi, nella consapevolezza che il messaggio, o almeno parte, giungerà ai destinatari, a quel mondo degli adulti che si sente disorientato e spesso si trincea in categorie di giudizio rigide.

Piera Mazzone

IMMAGINI

  • Ferrara, Mittino, Carini;
  • Pubblico;
  • Ferrara, Mittino.

Pubblico FerraraMittino Carini Ferrara Mittino

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