Varallo: Festa patronale di San Gaudenzio festeggiata con il restauro di un’importante tela

Varallo: Festa patronale di San Gaudenzio festeggiata con il restauro di un’importante tela

Domenica 22 gennaio, festa patronale di San Gaudenzio, l’ampio spazio della Collegiata era gremito dagli abituali fedeli della “Messa grande” domenicale, dalle principali autorità civili e militari cittadine, dai confratelli delle Confraternite del Santissimo Sacramento di San Gaudenzio e della Santissima Trinità di San Giacomo, e da un popolo variopinto, le maschere del Piemonte, di Vercelli, di Borgosesia, della Valle e di Varallo, portatrici di gioia, non solo quella effimera dei brevi giorni del Carnevale, ma quella autentica, che viene dal cuore e si traduce in solidarietà, che è stata oggetto dell’omelia del Prevosto Don Roberto Collarini. Con Gianduia e Giacometta, dalla capitale subalpina è giunta in piemontese la Preghiera di Gianduia, che era stata recitata anche al Papa nella recente visita a Torino, la presenza delle maschere vercellesi: Bicciolano e la Bela Majin, di Santhià: Stevulin e Majutin, le maschere di Oleggio e di Chivasso, Peru e Gin di Borgosesia, Cecca e Marcantonio con tutta la loro corte, e anche di una rappresentanza delle maschere di Grosio in Valtellina, ha creato una particolare atmosfera che ha amplificato la sacralità del rito.

La Messa solenne, accompagnata dai canti del Coro Liturgico San Gaudenzio, diretto da Maria Cavagnino, si è aperta con il rinnovo dell’omaggio delle rose a ricordo del gesto di San Gaudenzio per onorare la visita di Sant’Ambrogio.

All’offertorio Marcantonio e Cecca hanno portato in dono una lum colma di coriandoli, che nella loro variopinta molteplicità rappresentavano la Comunità unita dallo spirito di gioia e di condivisione del Carnevale.

Don Roberto, dopo aver presentato la nuova Priora di San Gaudenzio, Maria Pascariello, che sostituisce Monica Dealbertis, della quale è stato lodato il paziente operato e la generosità dimostrata anche attraverso il restauro di due candelabri per l’adorazione eucaristica, ha donato loro una riproduzione di un particolare della Parete Gaudenziana, tratto dal riquadro della visita dei Magi, raffigurante la Madonna che offre il Bambino. Lo stesso dono simbolico è stato consegnato alla Cecca, a Marcantonio, alla Priora dell’Incoronata, Rita Moretti, e alle due consorti dei generosi donatori del restauro: Bianca De Luca e Renza Razzano.

In occasione dei festeggiamenti solenni è stato conferito il mandato al nuovo Consiglio Pastorale, che opererà fino al 2021, composto dai tre sacerdoti, Don Roberto, Don Graziano Galbiati e Don Gianni Lategana, Suor Maria Vittoria in rappresentanza delle Suore della Scuola Materna Parrocchiale, Giannina Robichon, Francesca Conti, per l’Associazione Amici di Lourdes, Rita Moretti per il Gruppo Bangladesh, Claudia Zanetti per la Caritas, Piera Boscolo per le catechiste, Rosangela Canuto per il Centro Libri Punto d’Incontro e Jerusalem Varallo, Maria Pascariello per il Gruppo Famiglia, Remo Farinone per il Gruppo Liturgico, Sergio Miglio per la Confraternita SS. Trinità, Marco Zignone per la Confraternita SS. Sacramento, Ivana Carbonin per il Gruppo Man, Suor Maria Grazia, in rappresentanza delle Suore Missionarie di Gesù Eterno Sacerdote, quattro componenti designati dal parroco: Giovanni Regis, Mimma De Leo, Andrea Ghilardi, Giovanni Brentazzoli. A tutti come segno di Buon Cammino è stata donata una copia della Lettera Papale: Amoris Laetitia.

Parlando della necessità di redigere: “Una nuova grammatica per dire cose belle, che fanno bene al cuore di tutti”, Don Roberto ha messo in guardia dal rischio di trincerarsi in “appartamenti” interiori, cioè di appartarsi, richiudersi in spazi conosciuti e rassicuranti, anziché vivere a contatto con la Comunità, guidati e sostenuti in questo cammino di apertura da alcuni punti di forza, perché la Chiesa deve vivere con la gente, mostrando una particolare attenzione verso i giovani, affinché riempiano il loro cuore di speranza, valorizzando la famiglia, definita “prima chiesa domestica” dal Papa. Vanno proprio in questa direzione due iniziative parrocchiali condivise: farsi antenne del territorio e adottare una famiglia in difficoltà, contribuendo con un piccolo aiuto mensile che assicuri un’esistenza più dignitosa, suggellate dalla parola chiave: fiducia, fidarsi di Dio e dei fratelli.

Al termine della Messa è stato benedetto ed inaugurato un nuovo importante restauro: una grande e pregevole tela della seconda metà del Seicento, opera di Giovanni Francesco Genga, appesa nella Cappella della Madonna Immacolata, raffigurante il Transito di San Francesco Saverio, che raffigura il momento della morte del Santo  missionario gesuita spagnolo, evangelizzatore in Asia. Il restauro del quadro, eseguito dal Laboratorio Jacopo e Sara De Dominici, eredi di Fermo De Dominici, è stato finanziato dall’Avvocato Marco De Luca e da Dante Razzano.

Sara De Dominici ha illustrato in modo molto chiaro e sintetico il complesso intervento effettuato sulla tela che si presentava quasi illeggibile a causa dell’annerimento causato dall’accumulo della polvere e dal fumo delle candele: pulitura della superficie pittorica, posa della tela su un nuovo telaio ligneo con crociera e chiavette di tensione, stuccatura delle lacune, ritocco pittorico e infine stesura di uno strato di vernice protettiva. Questo restauro importante ha reso nuovamente leggibile la scena dipinta, restituendo anche la data di completamento del dipinto, che prima non era conosciuta: 1674. Il piacere di questa riscoperta si è unito dunque alla riconoscenza per la restituzione della piena leggibilità ad un quadro significativo, che rende ancora più ricca ed interessante la chiesa Collegiata.

Piera Mazzone

IMMAGINI

  1. Quadro restaurato;
  2. Benedizione quadro;
  3. Restauratrice Sara Dedominici;
  4. Maschere e autorità;
  5. Fedeli;
  6. Preghiera di Gianduja;
  7. Tre celebranti;
  8. Nuova Priora di San Gaudenzio, Maria Pascariello;
  9. Consegna quadro alla nuova priora.

Quadro restaurato Benedizione quadro fedeli Gianduja Sara De Dominici Sacerdoti celebranti Consegna quadro Maria Pascariello Maschere

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