Page 8 - Bollettino Aprile - Agosto 2020
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                Il Card. Renato Corti, Vescovo Emerito di Novara
  IL RICORDO DEL CARD. RENATO CORTI
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rivelava la sua riflessione o il suo disagio interiore o l’acuta sofferenza per qualche problema. Si esprimeva anche con il movimento delle mani, le mani di un pia- nista, e comunicava con lo sguardo e con gli occhi che molte volte ho visto brillare luminosi, quando parlava del Signore, della Chiesa, della missione apostolica, di qualche santo o testimone, di qualche prete o religio- sa, delle persone semplici e dei poveri. Quante volte ha ripetuto che non dobbiamo scandalizzare i semplici! La dedizione esemplare nel suo ministero episcopale si alimentava di intensa preghiera nella cappellina del vescovado. Dal caratteristico altare circolare si passava poi alla mensa per i pasti comuni, molte volte condivisa
Visita al Vescovo Corti e al Vicario Generale Pettinaroli da parte di Mons. Paul, vescovo di Thamarassery (Kerala, India), a sinistra il rettore P. Temporelli
con ospiti, soprattutto sacerdoti, nella delicatezza di un invito.
Il vescovo Renato ci è stato testimone della “spiri- tualità reale” alla scuola di Newman. Soltanto la fede reale risulta contagiosa, accende il fuoco dell’amore che suscita una vocazione e che spinge alla missione. Ai seminaristi proponeva di diventare preti disponibili a coltivarsi nell’arte dell’accompagnamento spirituale e nello spirito missionario. Proprio come era lui!
Ci ha insegnato ad amare la Chiesa come un figlio che non si permette di parlare male di sua madre e ci ha additato la priorità: “il miracolo sarebbe la santità”! Ha ricevuto la porpora con la sorpresa e l’incredulità di un bambino, non tanto “honoris causa”, quanto “laboris causa”! Si è consumato come una candela, “luce genti- le” che ora arde senza spegnersi nella Pasqua di Cristo!
Su richiesta di Papa Francesco prepara nel 2015 i testi della via crucis del venerdì santo. Il 19 novembre 2016 viene creato Cardinale, con il titolo di san Gio- vanni a Porta Latina. Lo scorso 13 ottobre 2019 ha particolarmente gioito per la canonizzazione del suo amato cardinale Newman. In questi ultimi mesi si è consumato fino a spegnersi come una candela alle ore 9 di martedì 12 maggio, in presenza delle persone che lo hanno amorevolmente assistito.
Il legame sponsale con la Chiesa gaudenziana trova oggi il suo sigillo, come da sua volontà, con la tumula- zione nel sepolcro dei vescovi in questa cattedrale.
Don Gianluigi Cerutti
 Mons. Corti e le visite guidate
Nel ricordare Mons. Corti ci corre l’obbligo di richiamare un suo intervento nei confronti dell’allora sindaco di Varallo Buonanno. È stato un appoggio molto confortevole alla linea fino ad allora tenuta dal Rettore dai suoi collaboratori impe- gnati nelle visite guidate al complesso religioso.
Egregio Signor Sindaco,
monsignor Vescovo mi prega di rispondere alla sua lettera avente in oggetto la fruizione turistica del complesso monu- mentale del Sacro Monte e della città di Varallo.
Innanzi tutto ci sembra giusto mettere in evidenza una comu- ne convinzione circa il Sacro Monte. Concordiamo con lei sulla necessità che le guide turistiche siano debitamente preparate per garantire una visita significativa. Occorre però anche sotto- lineare il fatto che la visita all’intero complesso del Sacro Monte fa parte dell’attività religiosa che si svolge all’interno del recinto: da sempre le cappelle costituiscono una grande occasione di ca- techesi e di riflessione spirituale. È quanto ha cercato di fare il responsabile diocesano del Sacro Monte che ha sempre avuto a cuore che persone ben preparate accompagnassero i vari pelle- grinaggi nella visita alle cappelle per poi recarsi in Santuario per la celebrazione della Santa Messa.
D’altra parte il valore religioso dell’intero complesso e la piena potestà e autonomia della Diocesi di Novara per quanto attiene alla gestione religiosa è pure riconosciuta dalla convenzione sti- pulata il 7 febbraio 2008 che così si esprime: “L’Amministrazione Civile riconosce il valore religioso del Complesso, la piena potestà e autonomia della Diocesi di Novara per quanto attiene alla gestio- ne religiosa, ribadendo che non potrà mai ipotizzarsi una qualsiasi interferenza da parte del Comune e degli altri enti civili interessati al complesso del Sacro Monte di Varallo nell’attività religiosa che si svolgerà all’interno del recinto del Sacro Monte, di cui garantisce la fruibilità per quanto attiene le attività religiose stesse”.
A nostra volta auspichiamo un coordinamento delle diverse ini- ziative esistenti, non per spegnere le ricchezze disponibili, ma per garantire nel migliore dei modi una vera accoglienza dei vi- sitatori e dei pellegrini. Quello che vorremmo non venisse meno in futuro e che, chiunque faccia da guida, abbia sensibilità per ciò che costituisce il senso profondo del Sacro Monte: è un libro aperto sui misteri della vita di Gesù, è la “nuova Gerusalemme”. Senza questa profondità, alla visita mancherebbe l’anima.
Cordiali saluti
sacerdote Gianni Colombo provicario generale Novara 8 gennaio 2010
 Aprile / Agosto • 2020
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