Jerusalem-Varallo: SECONDO INCONTRO DI COMMENTO DELL’ENCICLICA Laudato si’

Jerusalem-Varallo: SECONDO INCONTRO DI COMMENTO DELL’ENCICLICA Laudato si’

SABATO 8 LUGLIO – CHIOSTRO DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE

 

SECONDO DEGLI INCONTRI PROMOSSI DA JERUSALEM VARALLO

SULL’ENCICLICA DI PAPA FRANCESCO: “LAUDATO SI’”

IN PREPARAZIONE DELL’EVENTO: “SULLE ORME DI FRANCESCO. NOI E IL CREATO”.

 

 

Sabato 8 luglio 2017, nel chiostro di Santa Maria delle Grazie, si è svolto il secondo incontro organizzato da Jerusalem Varallo, per leggere e commentare l’Enciclica di Papa Francesco: “Laudato si’” in preparazione dell’evento: “Sulle orme di Francesco. Noi e il creato”. Dopo l’introduzione di Don Roberto e la presentazione di Claudia Manzoni, che ha sottolineato l’importanza della presenza delle Suore Missionarie di Gesù Eterno Sacerdote a Varallo, che offrono la possibilità dell’adorazione eucaristica quotidiana: “Dono che ci permette di avere ancora a Varallo delle vocazioni”, i ragazzi dell’oratorio, diretti da Suor Linette, hanno introdotto con un canto la riflessione che sarebbe stata oggetto dell’intervento di Don Giorgio Borroni, responsabile della Caritas Diocesana e della Pastorale sociale e del lavoro della Diocesi: “Collaborazione dell’uomo con Dio nell’opera della creazione”.

Don  Giorgio, che è anche Presidente della Commissione Giustizia e Pace e salvaguardia del Creato, ha ricordato che il Papa ha voluto che il 1 settembre fosse la Giornata della custodia del Creato, e che l’Enciclica Laudato sì, non diretta solo ai cristiani, ma a tutti gli uomini di buona volontà, affronta in modo positivo il tema del progresso: “Attraverso il quale noi continuiamo ad essere collaboratori di Dio, che nella Genesi disse di aver messo l’uomo nel Giardino dell’Eden perché lo custodisse e lo coltivasse”. L’essere continuatori dell’opera di Dio nella creazione è un compito importante e per esercitarlo occorre imparare a recuperare quella dimensione umana della quale parla il Papa nell’Enciclica: “Umana viene da humus, terra, e dalla stessa radice nasce anche umiltà, il contrario del potere. Occorre imparare a prendersi cura dell’altro, non cedendo al desiderio di dominare”. Dopo aver ascoltato un altro passo dell’Enciclica, sempre preceduto da brani musicali, Don Borroni ha spiegato il tema dell’ “Advocacy”, termine inglese usato per indicare la necessità di intervenire in modo attivo, dimostrando il proprio dissenso su comportamenti o decisioni. “Come Cristiani spesso ci giriamo dall’altra parte” e non dimostriamo quel coraggio profetico che fu di Don Milani e di Don Primo Mazzolari: “La Laudato si’ ci chiede di assumerci apertamente le nostre responsabilità”. Oggi il peccato più diffuso è quello dell’autosufficienza: “Gli uomini si illudono di poter fare a meno di Dio” Don Giorgio ha anche ricordato che: “Spesso gli anziani si chiedono che cosa stanno ancora a fare nel mondo, perché pare loro di essere diventati inutili, in quanto non producono più nulla, invece la rivoluzione culturale chiesta dal Papa mira a riprendere l’idea dell’uomo che è qui ad abitare per continuare l’opera creatrice attraverso un lavoro costante e progressivo di Dio”. Il Papa ci chiede di: “Rallentare il passo, recuperando la relazione”, cioè un atteggiamento attivo verso il prossimo: “Avendo scartato Dio dalla nostra vita, la fragilità non ha più spazio, mentre oggi la grande sfida è quella di includere i poveri. Il concetto di chiesa in uscita implica che siamo noi ad andare a cercare i poveri nelle periferie materiali e dello spirito, e di stare accanto alle loro fragilità”.

Asia Borotti, una giovane e promettente violinista di Quarona, ha suonato con maestria alcuni brani musicali utilizzando il prezioso violino “De Barbieri”, che appartenne al Ragionier Giovanni Mittino e che venne donato alla Biblioteca Civica “Farinone-Centa” di Varallo: è importante che uno strumento musicale non giaccia inerte nella sua custodia, ma venga suonato da mani capaci.

L’ultimo tema affrontato da Don Giorgio Borroni è stato quello del limite, illustrato attraverso il racconto della domanda su quale sia la perfetta letizia, posta da Frate Leone a Frate Francesco, la risposta è molto diversa da quella che ci aspetteremmo: “Capire e accettare la volontà di Dio, anche quando questo ci costa”.

Un pubblico molto numeroso ha seguito l’incontro, dimostrando come queste letture commentate dell’Enciclica siano importanti e significative, soprattutto se fatte all’aperto, in luoghi molto particolari, a diretto contatto con il Creato.

 

Il prossimo incontro avverrà sabato 12 agosto, alle ore 15,30, al Sacro Monte, nella piazzetta delle Cappelle IX e X. Completando il percorso di progressiva ascesi, Don Silvio Barbaglia parlerà di educazione e spiritualità ecologica.

 

Piera Mazzone

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