CRI – Comitato di Borgosesia – Nuova edizione Laboratorio del Cucito

CRI – Comitato di Borgosesia –  Nuova edizione Laboratorio del Cucito

A Varallo nella sede della Croce Rossa, ospitata in uno stabile comunale, perché da sempre l’Amministrazione è sensibile ai progetti attivati in ambito sociale, nella sala di cucito, intitolata a Elena Nathan Loro Piana, mercoledì 5 aprile è iniziato un nuovo Laboratorio, organizzato dalla Croce Rossa, Comitato Locale di Borgosesia, dalla Caritas Parrocchiale di Varallo (in collaborazione con l’Associazione Interculturale Eufemia) e dall’Istituto IPSIA Magni di Borgosesia, Corso di Moda, rivolto alle donne in cerca d’occupazione, al quale sono state ammesse sedici donne che desideravano apprendere i rudimenti di quest’arte, che potrebbe diventare una fonte di reddito. Le insegnanti del corso di moda, Brigida Juiliacci e Laura Brambilla,  seguiranno le esercitazioni pratiche del corso, mentre una tutor curerà la presenza e la costanza delle donne agli incontri e le seguirà dal punto di vista motivazionale e di costruzione del gruppo di lavoro. Durante le lezioni ci sarà anche la presenza di volontari della CRI e del Gruppo Caritas. Sono state coinvolte anche le alunne del corso di Moda che assisteranno e supporteranno le Insegnanti in un’alternanza Scuola-Lavoro.

La Caritas Parrocchiale di Varallo aveva presentato alla Caritas Diocesana il progetto: “Il filo rosso” che attraverso la realizzazione di un laboratorio sartoriale prevedeva l’aggregazione e la valorizzazione delle donne come portatrici di risorse e di competenze, aiutandole a realizzare il loro desiderio di relazione, l’espressione creativa e la comunicazione sociale. Il Progetto  ha ottenuto un finanziamento diocesano, nell’ambito dei progetti ordinari finanziati con i proventi derivanti dalla devoluzione dell’8 per 1000 alla Chiesa Cattolica.

Il corso, completamente gratuito,  prevede trentasei ore di frequenza e si svolgerà ogni mercoledì alternativamente al mattino o al pomeriggio, per tener conto delle esigenze delle donne.

L’obiettivo è quello di offrire una formazione di base sul cucito, per poter fronteggiare piccole riparazioni, sistemazione di orli, bottoni, cerniere, rammendi: servizi molto richiesti da alcuni negozi di abbigliamento che debbono adattare le taglie dei capi alle clienti e da enti di assistenza per sistemare gli abiti dei loro ospiti. Saranno anche realizzati dei piccoli manufatti, facilmente commercializzabili nella rete dell’hobbistica, creando una rete virtuosa in cui ogni donna potrà trovare un suo spazio.

Al termine del corso si procederà ad una verifica dell’apprendimento mediante test attitudinali e, a coloro che supereranno le prove, verrà rilasciato uno specifico attestato che garantirà la professionalità della corsista.

Questi corsi sono nati in CRI nel 2012 per rispondere ad un bisogno del territorio con un progetto di solidarietà che aiutasse a crescere anche le persone più fragili della Comunità, piuttosto che limitarsi ad erogare solo degli aiuti economici. Il progetto era stato premiato dalla Croce Rossa Nazionale che l’aveva finanziato fino a coprire il 65% dei costi e considerato un’idea pilota da estendere ad altre località italiane. Da allora molti corsi si sono susseguiti formando un buon numero di persone, ma soprattutto creando un ‘occasione di incontro per socializzare”: spiega una volontaria CRI.

Italiane, marocchine, cinesi, thailandesi, dello Sri Lanka, filippine, peruviane, brasiliane: Beatriz, Nezha, Sabrina, Debora, Hassna, Valentina, Airen, Zahra, Ghzlane, Najat, Soumia, Adelaide, Fatima, Nora, Simona, Sofia, Maria, sono donne determinate ad acquisire  una professionalità e hanno espresso il desiderio di imparare a cucire come forma di realizzazione personale, per imparare a fare qualcosa di utile per sé, per la propria famiglia, ma anche come possibilità di trovare qualche forma di occupazione.

Dopo la lettura del messaggio del Presidente del Comitato Locale CRI Borgosesia, Pier Franco Zaffalon, che non ha potuto essere presente, ma che ha fatto gli auguri per la migliore riuscita del progetto: “Auspico che al termine delle lezioni previste dal programma ogni allieva possa aver acquisito un piccolo, utile bagaglio, sia sul piano professionale che su quello aggregativo: questo può avvenire solo mettendoci un grosso impegno e costanza nell’apprendere” e l’appello, il corso è ufficialmente iniziato con la distribuzione a ciascuna delle donne presenti di una scatola personalizzata contenente l’attrezzatura base per il cucito (forbici, ditale, gessetto, fili, aghi, spilli, apri asole o “scucitore”). Righe, squadre e matita sono servite per cominciare a squadrare una pezzuola sulla quale verranno fatti i punti a mano, poi si passerà a quelli realizzati con la macchina da cucire.

In CRI si pensa anche alla convivialità, essendo prevista una pausa a metà mattina, o a metà pomeriggio, in cui verranno servite bevande calde, accompagnate da qualche dolcetto: sarà un’occasione per chiacchierare e per conoscersi. Ritroveremo queste donne alla fine del loro percorso formativo e certamente i risultati non mancheranno.

 

Piera Mazzone

 

IMMAGINI

 

  • Gruppo delle partecipanti al corso con l’insegnante, le ragazze degli stage e le volontarie CRI;
  • Insegnante e stagiste;
  • Volontarie CRI con una corsista;
  • Scelta dei kit cucito;
  • Corsiste;
  • Un gruppo di donne di origine marocchina che hanno scelto di partecipare.

Insegnante e stagiste Partecipanti corso Gruppo CRI Kit Cucito Corsiste Volontarie CRI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *