Borgosesia – Presentazione a Casa Turcotti del primo Libro sulla storia della Maniffattura Ragno

Borgosesia – Presentazione a Casa Turcotti del primo Libro sulla storia della Maniffattura Ragno

PRESENTATO IN ANTEPRIMA A BORGOSESIA, A CASA TURCOTTI,  IL PRIMO LIBRO CHE RACCONTA LA STORIA DELLA RAGNO,

STORICA INDUSTRIA VALDUGGESE Il filo e la trama, omaggio al valore di Ragno”

Camilla Bonetti, valduggese di nascita, ma cittadina del mondo – in questo momento vive a Praga – in un anno di lavoro intenso, concentrato su interviste e consultazione di archivi e biblioteche, ha raccolto il materiale per quella che è la prima pubblicazione monografica dedicata all’industria valduggese, nota in tutta Italia come “la Ragno”, marchio di maglieria che è stato per molti anni sinonimo di qualità, durata, eleganza e ricercatezza dei modelli.

Il filo e la trama. Omaggio al valore di Ragno sabato 18 febbraio è stato presentato in anteprima a Borgosesia a Casa Turcotti, come omaggio alla memoria del Professor Giovanni Turcotti del quale l’Autrice fu allieva ai tempi in cui frequentò il Liceo Classico di Varallo, come ha sottolineato Marinella Mazzone, lieta di ospitarla per la terza volta.

Il libro è nato da un “sogno” di Monica Detaddei, di famiglia valduggese: “Nipote di un grembiule rosa, figlia di un grembiule rosa poi diventato azzurro”,  terminologia che riprende la scelta di garantire l’anonimato delle testimonianze raccolte nel libro, rispecchiata anche nell’immagine di copertina, che utilizza una pubblicità del marchio reinterpretandola attraverso la coloritura rosa della canottiera indossata dalla modella, che si riferisce ai camici rosa delle operaie. Monica Detaddei voleva impedire che si perdessero i numerosi ricordi della sua infanzia, legati ai racconti delle persone che avevano lavorato alla Ragno, contribuendo alla sua ascesa industriale: “Il tempo stringeva, occorreva fare in fretta, altrimenti quelle memorie storiche sarebbero cadute nell’oblio, volevo che fosse conosciuta la storia del Cavalier Enrico, personaggio non valduggese, ma che diede moltissimo alla città: offrì un lavoro a molte donne, creando nel contempo le condizioni di vita che potessero garantire loro l’accudimento della famiglia, creò case, asili, le scuole medie, organizzò la vita aziendale come un progetto comune in cui tutti si potessero riconoscere attraverso il ruolo svolto”. E’ nato un prezioso libro di testimonianze, arricchito da una serie di notizie storiche e da fotografie significative. Chi è nato “dopo” potrà almeno farsi un’idea di che cosa sia stata la Ragno e di cosa significò per Valduggia: i modelli di gestione invecchiano e non sono più utilizzabili, ma resistono le basi etiche che possono essere recuperate e riattualizzate.

Il Cavalier Enrico Pastore è il protagonista assoluto di questa storia di imprenditoria che travalicò anche i confini nazionali:  rappresentò una figura di industriale intelligente, moderno, che già cento anni fa comprese l’importanza della risorsa umana, fu in grado di captare le esigenze del mercato, ma anche di essere vicino a chi lavorava in azienda.

Non sono una esperta del tessile, né di economia, ma ho accettato la sfida di conservare la memoria della Ragno, scegliendo la strada delle interviste alle protagoniste, incontrando le donne che hanno lavorato alla Maglieria Ragno, parlando dei protagonisti di questa lunga storia, perché le persone erano sempre riconosciute come elementi di un progetto collettivo, sentimento che compare in tutte le interviste”: Camilla ha subito sottolineato una forte differenza con il presente: “Allora tutto il percorso di carriera poteva svolgersi all’interno dell’azienda, per un giovane di oggi questa è fantascienza del passato”. La Maglieria Ragno della Manifattura Pastore S.p.A. fondata a Valduggia nel 1927, abbraccia il cuore del Novecento e riflette la storia nazionale: il passaggio dalla campagna alla fabbrica e poi, con la seconda generazione di donne, si assiste al maturare dell’idea di carriera. Questa “industria di famiglia”, che ebbe le sue origini nell’attività artigiana di calzetteria e maglieria aperta a Borgomanero nel 1879 da Carlo e Francesco Pastore, diede lavoro a più di mille persone e negli anni Settanta estese il suo mercato fino all’estremo Oriente. All’interno dell’Azienda esisteva anche un giornale: “Arca”, redatto dagli stessi dipendenti, scorrendone le pagine emergono i profili dei nuovi arrivati, ma soprattutto si scoprono pensieri e sogni di un’intera epoca.

Per festeggiare i venticinque anni di attività il Cavalier Enrico regalò a tutti i dipendenti un indimenticabile viaggio a Roma, dove furono anche ricevuti dal Papa: Camilla Bonetti ha saputo raccontare una storia sfuggendo al pericolo di affogare nella malinconia di ciò che non esiste più, rendendo il doveroso omaggio ad una realtà industriale che ha dato tanto e alle persone che hanno contribuito al suo sviluppo.

Nella seconda parte del pomeriggio è stato dato spazio alle testimonianze. Gia Pastore, a nome della famiglia, ha ringraziato l’Autrice e Monica Detaddei: “E’ un libro fatto per un uomo eccezionale, che dietro aveva una grande donna, la nonna, infatti in famiglia scherzosamente si diceva nonno Enrico Pastore carrozzato Pinin Cassina. Conserviamo tutti in famiglia ricordi bellissimi di quegli anni e del clima che regnava alla Maglieria Ragno, grazie a questa capacità del nonno di unire le persone e valorizzarle. E’ bello che in questa pubblicazione siano custoditi tanti ricordi e non dei rimpianti”. Maria Augusta Galletti ha sottolineato come il Centro Meccanografico Ragno, creato negli anni Sessanta, sia stato il primo installato nel nostro territorio. Nel libro si capisce anche come la Ragno continuò ad operare anche nei difficili anni di guerra, riuscendo a trovare  un rischioso equilibrio tra le parti in lotta.

Il volume è stato stampato con il Contributo di Reale Mutua Agenzia di Borgosesia, Ragno, Banca Sella e gode del patrocinio del Comune di Valduggia, dove verrà presentato ufficialmente nei prossimi mesi.

Piera Mazzone

  • Camilla Bonetti;
  • Marinella Mazzone e Pubblico;
  • Monica Detaddei.

LOCANDINA BONETTI Pubblico Monica De Taddei CAMILLA BONETTI

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