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II
Teologo, docente, predicatore e missionario nella Lombardia del Seicento
Il “Quagliotto” tra Galliate, Novara e Milano
Francesco Marconi, o de’ Marconi (de Marchonibus, de Marchoni), Quagliotti, nacque a Galliate il 24 maggio 1583 da Melchiorre – Melchion, negli atti notarili di quel tempo – e da Clara Latte. Precisamente durante l’episcopato di Francesco Bossi, già vescovo di Perugia, da Gregorio XIII, nel 1580, destinato alla sede di Novara92, e nel biennio di governo di Cesare Cortina, giurisperito, dottore in utroque jure e vicario marchionale per conto del duca Ottavio Farnese, signore e marchese di Novara93. La famiglia del padre, come tramandano le prime biografie94 pare fosse di qualche qualità, specie nei decenni e forse nei secoli precedenti, nell’ambito del suburbio novarese. Non è dato di sapere quanto ci sia di vero; si può, questo sì, rilevare che nelle carte notarili, specchio attento del sentire comune in un territorio tanto ristretto, il gruppo familiare di Francesco, distinto in tre rami – quello dei Marconi Percini, dei Marconi Muttini e quello, appunto, dei Marconi Quagliotti – godeva di qualche considerazione: il cognome, vergato sempre per esteso proprio per distinguere i vari filoni dinastici, era quasi sempre preceduto dalla particella de’.
Tuttavia questo non sarebbe, da solo, un indizio sufficiente per poter sostenere che i de’ Marconi Quagliotti – avessero qualche effettivo rilievo nella società
92 Bascapé, La Novara sacra cit., p. 431 s. e Longo, La Chiesa novarese cit., pp. 219, 222 ss. e passim
93 ASNo, Comune Parte Antica, n. 202: “...molto magnifico Cesare Cortina, iuris utroque doctor, honorabilis Praetore civitatis Novariae”: davanti a lui si riuniscono i sessanta Consiliarii et Presidentes della comunità novarese; ma si veda anche l’ancor utile saggio I reggitori di Novara. Memorie, di G. Garone, Novara 1865, p. 256.
94 A partire da quella di P.P. Camagno, Vita del rev. Signor Francesco Quagliotti, primo oblato e rettore del Colleggio di S. Cristina nella diocesi di Novara, cavata e raccolta dal reu. P.P. Camagno, in Milano, nella stampa di Carlo Giuseppe Quinto, 1709, cui seguì quella, ad oggi irreperibile, scritta da Lazzaro Agostino Cotta nel 1710, non catalogata neppure presso l’ICCU (Istituto Centrale per il Catalogo Unico, opera non presente neppure nella Miscellanea novarese del Cotta in BAM, S.C.B. V. 77) di cui peraltro si sa con certezza che fu edita a Novara e approvata dal Vescovo G.B. Visconti, come da lettera patente che ne autorizzava non solo la stampa ma anche la diffusione, riferibile alla primavera 1710 (cfr. AONo, cart. 7: se ne riparlerà più oltre) per giungere a quella assai più nota di G.B. Bartoli, Vita e virtù del Servo di Dio Francesco Marconi Quagliotti primo oblato della Congregazione de santi Gaudenzio e Carlo di Novara; dedicate all’Illustrissimo e Reverendissimo Monsignore Arcivescovo Bernardino Ignazio Rovero Vescovo di Novara, e conte della Riviera ecc. elemosiniere di Sua Altezza Reale Vittorio Amedeo Maria Duca di Savoja, in Novara, MDCCXLI, Per gli Eredi Caccia, Stampatori del Sant’Offizio e della Città, con licenza de Superiori dove a p. 1r si legge un chiaro, inequivocabile riferimento alla biografia del Cotta, di cui si diceva. Altre due sono le biografie su cui si fondano i pochi studi sul Quagliotti: quella di G.B. Bartoli, E. Bellini, Il Servo di Dio Francesco Marconi Quagliotti. Primo oblato della Congregazione dei ss. Gaudenzio e Carlo di Novara, Pallanza 1919, che non è altro che una riedizione blandamente commentata della Vita scritta da Giovanni Battista Bartoli nel 1741, riproposta dal sac. Enrico Bellini nel ’19, e quella di L. Giovando, Il Servo di Dio Francesco Quagliotti Fondatore degli Oblati di Novara, Novara 1954. Brevi cenni biografici si trovano anche nell’agile libretto Il servo di Dio Francesco Marconi Quagliotti nel 350° della sua morte. 26 giugno 1617, a cura della Congregazione degli Oblati di Novara, Novara 1967 (lavoro di cui si occupò, di fatto, mons. Francesco Franzi). Una citazione a parte merita infine la bella, particolareggiata ma romanzata e assai divulgativa biografia di L. Lilla, Come scintille nella stoppia. Vita del Servo di Dio Francesco Marconi Quagliotti, Borgomanero 1985 del tutto priva inoltre, si sottolinea qui, di un sia pur minimo apparato di note che sarebbe stato invece assai utile. Non bisogna tuttavia dimenticare le semplici informazioni, le memorie, le testimonianze vivissime offerte da amici e discepoli di Quagliotti negli atti releativi al periodo immediatamente successivo alla sua morte: ad esempio e in maniera specifica quelle di Girolamo Torelli, Gaspare Vandoni, Giovanni Battista Rasario e di Francesco Poletti per le quali si veda, in generale, AONo.



























































































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