Page 23 - Bollettino Novembre - Dicembre 2020
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Pellegrinaggi
DIARIO DI UN PELLEGRINAGGIO ALLE ORIGINI DELLA FEDE Segue da pagina 22
do “Gesù paziente” attorniato da una serie dl quadri in forma di icone che illustrano la Sua vita. A fianco dell’altare la roccia mostra la fenditura che si produsse al momento della morte, sulla sinistra una piccola edi- cola raffigura la morte e la deposizione dalla croce. Qui posso soffermarmi in serena meditazione e raccogli- mento perché si svolge una processione accompagnata da funzione liturgica a cui assisto con curiosità e inte- resse. Terminata la funzione scendo dal Calvario e pro- prio sotto il medesimo incontro la Cappella di Adamo il cui nome deriva dalla leggenda risalente al primo cri- stianesimo che voleva qui sepolto il primo uomo e che il venerdì santo il sangue di Gesù scendesse sul suo capo per lavare il suo peccato e quello di tutta l’umanità: in- fatti si vede la continuazione della fenditura verticale della roccia.
La struttura della Basilica è molto complessa e artico- lata con una serie di cappelle rievocative tra cui privile- gio: La cappella di S. Maria Maddalena che ricorda l’ap- parizione di Gesù risorto a Maria Maddalena,al mattino di Pasqua; La cappella dell’apparizione che ricorda l’ap- parizione di Gesù risorto a Sua Madre (non raccontata nei Vangeli): è il luogo ufficiale delle celebrazioni litur- giche dei Francescani e quindi dei cattolici latini, vi si conserva il SS. Sacramento e si venera la colonna del- la flagellazione, un tronco di colonna di porfido (non può mancare il riferimento alla reliquia della colonna della flagellazione sotto il pulpito di sinistra della no- stra basilica dell’Assunta); Gli Archi della Vergine, una galleria con sette archi al fondo della quale è la prigione di Cristo, una cappella che ricorda il luogo ove Gesù sarebbe stato rinchiuso prima della crocifissione; La cappella della S. Croce o di S. Elena dove l’altare cen- trale è dedicato all’imperatrice e quello di sinistra a S. Disma, il buon ladrone; La Cappella del ritrovamento della Croce ove si ricorda che, in un’antica cisterna di origine romana,furono ritrovati al principio del IV se- colo gli strumenti della crocifissione di Gesù e dei due ladroni e l’improvvisa guarigione di una morente al con- tatto di una delle tre fece capire a S. Elena e al Vescovo di Gerusalemme quale fosse quella di Gesù.
Alle ore 19.00 assistiamo alla tradizionale cerimonia di chiusura della Porta d’ingresso della Basilica.
11 novembre – Di mattino presto ci dirigiamo verso Tel Aviv passando per SION, ove visitiamo il Cenaco- lo: è la sala grande e addobbata al piano superiore dove, come raccontano gli Evangelisti, ebbe luogo l’ultima cena di Gesù con gli Apostoli la sera del Giovedì San- to con l’Istituzione dell’Eucaristia, Sotto il Cenacolo fu eretto un edificio già nel II e III sec. diviso in due am- bienti, uno dedicato alla lavanda dei piedi e l’altro all’ap- parizione di Gesù risorto. Oggi viene qui commemorata dagli Ebrei la Tomba di David., un monumento sepol- crale che non ha alcuna base storica, ma solo simbolica.
Negli ambienti annessi sono esposti i ricordi delle per- secuzioni naziste contro gli Ebrei in Europa. Accanto al Cenacolo nel IV secolo fu eretta una Basilica chiamata Santa Sion, distrutta dai Persiani e ricostruita dai Cro- ciati “dormizione di Maria Santissima”. Nella cripta si venera la statua della Vergine nel sonno del trapasso:( a Varallo la dormitio Virginis nello scurolo in asse con l’esedra nel presbiterio che accoglie l’Assunzione della Vergine rappresentano le due versioni, orientale e occi- dentale della transizione della Madonna).
Sulle pendici del Sion cristiano, troviamo la Chiesa di S. Pietro in Gallicante: ricorda il pianto di Pietro dopo aver rinnegato il Maestro (cappella 26 del nostro Sacro Monte). Sulla sinistra della chiesa gli scavi hanno messo in luce una via a gradini del periodo romano che potrebbe considerarsi una scala santa: probabilmente Gesù passò con gli Apostoli la sera del Giovedì Santo scendendo dal Cenacolo al Getzemani. Da una terrazza adiacente ammiriamo un panorama stupendo su Geru- saleme, il Monte dgli Olivi e le due valli dell ‘Hinnom (o Geenna) e del Cedron (o Giosafat).
La S. Messa viene celebrata presso un Monastero di Suore Francesi in un angolo di giardino disposto come una terrazza panoramica sull’infinito ai piedi di una sta- tua della Madonna e tra il fruscio degli ulivi mossi da un vento leggero... un momento magico che mi accompa- gnerà nel ritorno...!!!
Penso che ogni cristiano dovrebbe avere la possibili- tà di visitare la Terra Santa: per questo “Il R. P. Frate Bernardinino Caimi di Milano dell’Ordine dei Mino- ri dell’Osservanza ideò i Sacri Luoghi di questo Monte perché qui veda Gerusalemme chi in pellegrinaggio non può andare”
“Signore Gesù,
Luce del mondo,
fa di noi dei diffusori instancabili della Tua Luce.
Con Maria, San Francesco e
i Tuoi Santi Ti preghiamo:
Da’ il necessario ai bisognosi,
a salute agli ammalati,
la pace ai perseguitati
il riposo eterno ai defunti. Amen”
Sussidi bibliografici:
La Terra Santa:
piccola guida del pellegrino – O.R.P. 2019
Vangelo e Atti egli Apostoli – Nuova versione ufficiale della CEI – O.R.P. 2018
Novembre / Dicembre • 2020
Marisa Bressa
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