Page 17 - Bollettino Novembre - Dicembre 2020
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Pellegrinaggi
DIARIO DI UN PELLEGRINAGGIO ALLE ORIGINI DELLA FEDE
Dal 4 al 11 novembre 2019 ho finalmente avuto l’op- portunità di recarmi in Terra Santa tramite il “Cam- mino della Luce” di Pray in collaborazione con l’Opera Romana Pellegrinaggi.
Francesco, portaci a Betlemme,
perché quando siamo lontani da Betlemme, siamo lontani anche da Cristo!
Tu, Francesco amavi Betlemme!
Non per seguire una moda,
né per contestazione;
tu amavi Cristo:
questo è il segreto e la spiegazione
delle tue scelte e della tua vita.
O Francesco, oggi il denaro
è diventato un idolo mostruoso:
molti per il denaro uccidono senza pietà; molti per il denaro sequestrano i fratelli
e talvolta anche i bambini;
molti per il denaro vendono droga
e distruggono i giovani;
molti per il denaro vendono il proprio corpo calpestando la dignità della vita.
Invece tu hai scelto la povertà,
perché hai capito che il Bene,
è Gesù Cristo, nato nella povertà di Betlemme per farci dono della ricchezza
dello Spirito Santo,
che è l’amore che riempie di felicità.
O Francesco, abbiamo tanto bisogno di ritornare a Betlemme!
Abbiamo bisogno di ritrovare
la pienezza della libertà,
la gioia di donare,
la prontezza per camminare in questo mondo oscuro.
Francesco mostraci la strada per Betlemme:
dove Dio si avvicina all’umanità sofferente,
dove c’è emarginazione e povertà,
dove la disperazione soffoca la speranza.
Ecco, Francesco, tra le montagne del nostro egoismo e
le foreste nere dell’orgoglio, aiutaci a scorgere Betlemme, a scorgere Cristo pane donato, Luce del cammino! Amen!”
4 novembre – Partiti da Malpensa, facciamo scalo a Roma ove incontriamo Don Natale, un parroco di Mo- dena che l’O.R.P ci ha assegnato come accompagnatore e guida spirituale: una persona speciale per umanità e spiritualità, molto coinvolgente, immediato e istintivo nel scegliere il luogo più adatto per la celebrazione quo- tidiana dell’Eucaristia.
Gerusalemme
A causa di contrattempi all’aeroporto di Tel Aviv, non possiamo far visita al Monte Carmelo, il Monte dei Profeti legato alla storia del profeta Elia che vi istituì “la scuola dei Profeti” e del profeta Eliseo. Pertanto ci avviamo direttamente a Nazareth (che significa “ fiore” o “vedetta”) per la cena e una breve ricognizione serale del luogo.
5 novembre - Al mattino raggiungiamo il Santuario della Trasfigurazione sul monte Tabor.
Nel 6° secolo vi erano tre basiliche che ricordavano le “tre capanne”di cui parla Pietro nei vangeli. Varie vicen- de belliche comportarono distruzioni e ricostruzioni, finchè nel 1631 i Francescani entrarono in possesso dei ruderi. L’attuale Basilica che richiama l’architettura che
Monte Tabor
ebbe il massimo splendore tra il IV e VII sec., fu portata a compimento nel 1924 a opera dell’architetto A. Bar- luzzi. Ai lati della facciata vi sono due cappelle dedicate a Mosè ed Elia; l’interno è a tre navate: i mosaici dell’ab- side centrale raffigurano la trasfigurazione (la stessa scena della cappella n.17 del nostro S. Monte), mentre nella cripta rappresentano i simboli delle trasfigurazioni di Cristo (Nascita, Eucaristia, Passione, Morte e Risur- rezione) e qui sono ancora conservate le antiche mura e un antico altare cananeo. All’esterno della basilica sono accumulati i ruderi del monastero benedettino, i resti di mosaici bizantini e la torre della for- | Continua a pag. 18
Novembre / Dicembre • 2020
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