7 – Adorazione dei pastori

Iscrizione: Il bue conobbe il suo padrone e l’asino la greppia del suo signore( Isaia,1,3).

Ed i pastori vennero in fretta, e trovarono Maria e Giuseppe e il Bambino posto nel presepio ( Luca 2,16 )

varallo_cappella_7_1

Nello spazio che a Betlemme si è visto riservato al culto cattolico e che ricorda la deposizione nella mangiatoia, al Sacro Monte si è data espressione, con l’Adorazione dei Pastori, alla forma tradizionale del presepe, già di ispirazione francescana, con la presenza, accanto al Bambino nella greppia, del bue e dell’asino, di Giuseppe e di Maria e dei pastori accorsi dopo l’annuncio angelico.

Di straordinaria delicatezza gli angeli musicanti e festanti, materializzazione scultorea dei tanti simili soggetti che Gaudenzio spesso inserì nelle sue opere pittoriche.

Colpisce l’atteggiamento di Maria, che non contempla il proprio figlio che avvolse in fasce e depose nella mangiatoia (Lc 2,7), ma volge il suo sguardo, quasi distratta da qualche cosa, verso l’esterno della scena.

Una tale originale e per certi aspetti azzardata iconografia è comprensibile se si considera il momento in cui l’opera è stata realizzata, quando ancora non vi era la separazione tra statue e osservatore che, proprio dallo sguardo diretto verso di lui, si sentiva ancor più interpellato e sollecitato a prender direttamente parte all’evento.

L’ambiente è completato, sulla sinistra, da una scala che termina piccola finestra: non ha alcuna utilità pratica, ma è stata realizzata in quanto presente a Betlemme, dove permette ai pellegrini di risalire nella basilica dopo la visita alla grotta. Da questo elemento, di per sé secondario, si può comprendere come il progetto di Caimi sia stato pianificato nel tempo, organizzato con molta attenzione, fin nei minimi particolari. Non si conoscono i modi con cui questo è stato attuato, ma è verosimile pensare che il frate francescano potesse disporre di planimetrie, disegni e misure raccolte, con ogni probabilità, durante le sue presenze in Terra Santa o anche fatte realizzare appositamente per una riproposta di quegli stessi luoghi in Occidente.