Page 4 - Il Sacro Monte di Varallo
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Alessi, celebre per le sue opere a Genova ed a Milano, stende verso il 1567-68 un nuovo, ambizioso progetto per la Gerusalemme varallese: il “Libro dei Misteri’. Ma solo in piccola parte esso viene realizzato; la Porta Maggiore, la cappella di Adamo ed Eva, quella che ora contiene la Fuga in Egitto. C’è però una forte ripresa di lavori, si realizza in questa fase manieristica dopo il ‘70 tutta la ghir- landa di cappelle che illustrano la vita pubblica di Gesù.
È il periodo di S. Carlo Borromeo che in questi anni sale almeno quattro vol- te al Sacro Monte: nel ‘68, 71, 78, 84, prendendo molti provvedimenti per lo sviluppo ed il buon funzionamento del Santuario. Nell’ultima sua visita si fer- ma vari giorni, preparandosi alla morte avvenuta poco dopo a Milano. Con i suoi pellegrinaggi egli ha diffuso la conoscenza e la venerazione per la Nuova Gerusalemme varallese.
Sul suo esempio il Duca di Savoia, Carlo Emanuele I si reca al Sacro Monte nel 1583, facendovi erigere la cappella della Strage degli innocenti, affrescata dai Fiamminghini, e poi ancora vi torna nell’87 con la Duchessa, figlia di Filippo II di Spagna. Lo imitano la sorella Donna Matilde di Savoia, che sovvenziona il completamento della cappella del Figlio della vedova di Naim, e la Marchesa di Masserano che fa innalzare quella dell’Inchiodazione. •
 4 La Storia































































































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