Varallo: Al movimento Culturale Terza Età, rievocata la storia di due insegnanti con madre Vallese

Varallo: Al movimento Culturale Terza Età, rievocata la storia di due insegnanti con madre Vallese

RIEVOCATA LA STORIA DI DUE INSEGNANTI CON MADRE VARALLESE: ABIGAILLE ED ERMINIA ZANETTA

Al Movimento Culturale Terza Età di Varallo, nella rassegna di incontri settimanali, è stata proposta una storia di donne con radici varallesi: Abigaille ed Erminia Zanetta, figlie di Filomena Neri, che proveniva da una ricca famiglia valsesiana,  devota al limite del bigottismo. L’avvocato Neri fu uno dei protagonista della vita varallese, e di lui si occupò anche l’avvocato Enzo Barbano.

Filomena morì prematuramente nel dicembre 1884, il marito Bartolomeo, nativo di Maggiora, Regio Notaio, agrimensore, segretario comunale, appassionato di archeologia, spirito libero, nel 1887 concluse tragicamente la propria esistenza. La coppia lasciò orfani quattro figli, il maggiore emigrato in America, Giacinta sposata, Erminia ed Abigaille ragazzine. Le due sorelle scelsero entrambe gli studi indirizzati all’insegnamento e dopo il diploma lavorarono prima a Maggiora, poi in Svizzera e infine a Milano.

Abigaille sviluppò sentimenti di solidarietà laica: la sua maturazione procedette parallelamente con la scelta politica, entrò nelle fila del partito socialista dove operò attivamente. Donna dotata di un notevole carisma, infiammò le folle che gremivano l’Arena di Milano per ascoltarla. La scelta antimilitarista le costò il confino dal quale tornò prostrata nello spirito e malata nel fisico: con la sorella si trasferì a Borgosesia, dove nel 1945 morì. Erminia ne custodì la memoria e ne fece conoscere le grandi qualità politiche, sociali ed umane: ad Abigaille sono state dedicate una via a Borgosesia e una strada a Roma.

Erminia fu direttrice didattica e valente scrittrice di racconti: la lettura di quello dedicato all’abate Carestia ha dimostrato al pubblico varallese le sue capacità di introspezione psicologica, vivacità e ironia, doti che sono state molto apprezzate dai partecipanti all’incontro.

In Biblioteca a Varallo, grazie alla generosità del Dott. Mario Remogna, sono stati donate alcune preziose edizioni librarie possedute dalle sorelle Zanetta, e documenti interessanti, tra i quali lo scherzoso Statuto di una Società del Buonumore, che riuniva un cenacolo di persone intelligenti e brillanti ed aveva per emblema un umile setaccio da cucina, raffigurato in un quadro di Gaetano Amisani.

Rievocare questa vite al femminile è stato un modo per festeggiare la Giornata Internazionale della Donna, sottolineando i valori dell’intelligenza e dello spirito per contrastare validamente le avversità della vita: la presenza di molte signore dagli sguardi attenti confermava i versi del poeta di Agnona, Giovanni Lirelli: “Invecchiare e non turbarsi se cigolanti / sono le articolazioni… / Quant’è confortante  / il sentirsi lucidissimi e non ancora / disancorati burattini: / sperduti al centro di uno scenario ostile”.

All’inizio del pomeriggio sono stati formulati gli auguri affettuosi per un’ottima ripresa al Presidente Pompeo Preti, che era stato vittima di una caduta e adesso sta trascorrendo un periodo di convalescenza presso la figlia Gianna, ma si propone di essere nuovamente in piedi per il pranzo che concluderà l’anno degli incontri varallesi.

Piera Mazzone

Pubblico III ETA' Varallo

 

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