ALA Valsesia – Nuova Biblioteca intitolata a “Mario Tancredi Rossi”

ALA Valsesia – Nuova Biblioteca intitolata a “Mario Tancredi Rossi”

ALA Valsesia, La nuova Biblioteca “Mario Tancredi Rossi”

ISTITUITA PRESSO LA SEDE SEZIONALE DEGLI ALPINI A ROCCAPIETRA 

Venerdì 27 gennaio nella sede sezionale degli Alpini a Roccapietra, è stata ufficialmente inaugurata la nuova Biblioteca, intitolata a Mario Tancredi Rossi, tenente alpino medaglia d’argento, caduto sull’Ortigara nel 1917, autore di un libro di poesie e di alcune toccanti lettere che raccontano il terribile conflitto, affrontato da un giovane che si era presentato come volontario, ma poi muterà fortemente il proprio atteggiamento nei confronti della guerra. La nuova “biblioteca d’arma” è nata dal riordino e dalla schedatura automatizzata del materiale bibliografico raccolto dal compianto geometra Franco Francione, che fu Presidente Sezionale e creò la Biblioteca raccogliendo numerosi volumi, prevalentemente riguardanti gli Alpini e le loro gesta, ma anche diari, come quello di Carlo Battù, scritto durante la guerra di Libia, e racconti di trincea. Si occuparono della Biblioteca Giorgio Perrone ed Enrico Regaldi e da alcuni anni Aldo Lanfranchini, che con Marinella Mora, in quattro anni di lavoro, è riuscito a schedare la Biblioteca e a trovare una sede dignitosa al secondo piano del grande edificio che ospita la sede sezionale. Aldo con Marinella è autore di due volumi di “storie alpine”: Ciau Pais, 34 storie di Alpini che sono tornati, completato da un DVD che raccoglie le interviste più significative  e: Quando avevo  una ventina d’anni. Diari di guerra di Alpini dal 1911 al 1945, che hanno avuto un notevole successo e sono serviti a finanziare la Biblioteca

I 580 volumi catalogati costituiscono un patrimonio bibliografico importante che dialogherà con le Biblioteche del territorio: la collaborazione con la Biblioteca Civica “Farinone-Centa” di Varallo è già iniziata attraverso la donazione di alcune annate complete del Corriere Valsesiano e proseguirà con la donazione di alcuni libri di storia, che serviranno agli studiosi e agli studenti che frequenteranno la Biblioteca, aperta al pubblico il mercoledì e il venerdì, per approfondire ricerche e a conoscere quella che Aldo definisce la “Cultura Alpina”.

La Biblioteca è arricchita dalla presenza di materiale particolare come la raccolta completa del Notiziario Sezionale, lo Scarpun Valsesian, una collezione di monete raccolte nella gavetta di Zelmiro Maffeis, che reca incisa la sua avventurosa storia, le macchine fotografiche usate da Allegra durante la guerra 1915/18, oltre ad una copia video di tutte le interviste dalle quali è nato Ciau Pais.

I nomi dei collaboratori e dei tre Gruppi di Grignasco, Prato e Foresto, che più intensamente hanno lavorato per arrivare alla concretizzazione della Biblioteca, sono stati riportati in una targa esposta all’interno della biblioteca.

All’inaugurazione erano presenti molti alpini provenienti da tutta la Valsesia, studiosi e autorità, tra le quali il Sindaco di Borgosesia, Alice Freschi: il clima era quello della giusta soddisfazione per aver raggiunto un obiettivo importante, dopo la realizzazione della nuova sede che è diventata un punto di riferimento e di aggregazione. Il taglio del nastro è stato affidato a Federico Lanfranchini, nipote di Aldo, come segnale di apertura alle nuove generazioni.

L’intervento del giornalista e storico Domenico Quirico, che avrebbe dovuto parlare di quei settant’anni in cui l’Italia provò a diventare una potenza coloniale in Africa Orientale, raccontati attraverso due volumi oggi pressoché introvabili: Squadrone bianco. Storia delle truppe coloniali italiane, uscito nel 2003 e Adua. La battaglia che cambiò la storia d’Italia, è stato spostato a marzo, poiché Quirico è stato richiamato ad Aleppo. L’attenzione si era focalizzata su quel particolare periodo storico perché in Biblioteca è presente la storia scritta da Angelo Pontrelli, alpino del Btg. Uork Amba, l’unico battaglione alpino che combatté nella seconda guerra mondiale in quelle terre, che fu distrutto dagli inglesi a Cheren e sul quale Aldo Lanfranchini sta approfondendo una ricerca che dovrebbe concludersi con una pubblicazione.

Piera Mazzone

Direttore Biblioteca Civica “Farinone-Centa” di Varallo

IMMAGINI

1 Aldo Lanfranchini;

2 Marinella Mora;

3 Presentazione nuova Biblioteca: Gilberto Fava, Piera Mazzone, Aldo Lanfranchini, Marinella Mora;

4 La nuova Biblioteca Alpina;

5 Taglio nastro;

6 In Biblioteca;

7 Collezione Macchine fotografiche;

8 Targa nuova Biblioteca.

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